Luna Rossa ci ha provato fino all’ultimo giro di boa, ma alla fine, dopo averci fatto emozionare, come in ogni sport, si è dovta arrendere ad un team più veloce e sicuramente più esperto come New Zeland che ha dimostrato nella finale, quella che conta, di avere una. marcia in più, in modo particolare durante ogni partenza.

In Coppa America, alla fine, vince sempre la barca più veloce e Team New Zealand lo è. Per dimostrarlo, comunque, ha dovuto soffrire e lottare anche lei, perché nonostante questo, Luna Rossa l’ha spesso messa in difficoltà, approfittando di una qualità di conduzione e di un rodaggio di regate che il Defender non aveva e che ha poi compiuto strada facendo e velocemente, fino alla vittoria. Del resto è al Defender che spetta dettare le regole di progettazione e realizzazione delle barche ed è evidente che nel momento in cui lo fa ha già studiato il progetto e le sue possibili evoluzioni. Ha dunque un vantaggio sancito dai regolamenti, che gli altri devono solo far proprio. E qui i neozelandesi hanno probabilmente messo le basi della loro difesa, realizzando delle ali più piccole e per questo meno frenanti sull’acqua rispetto agli sfidanti, e persino regolabili a seconda delle necessità.

Resta da capire cosa sarà ora di Luna Rossa, se questo bagaglio di esperienza, qualità e capacità, continuerà a essere sviluppato e messo a frutto con una nuova campagna tra quattro anni. Per ora il Patron Prada, Patrizio Bertelli, con le sue 6 sfide lanciate è il miglior perdente di sempre. Ma la ruggine si sa, non muore mai e come ha già confessato per lui la Coppa finisce solo quando l’hai conquistata.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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