Immediati e calorosi, alcuni commossi, i commenti dei grandi del mondo alla notizia della morte a 91 anni di Mikhail Gorbaciov. Mentre nel suo paese – la Russia – non si terranno i funerali di stato, ed appena filtrata la notizia il primo commento di Putin è stato stringato e freddo “Invierò un telegramma ai suoi familiari”, poi, il cambio di rotta del Cremlino qualche ora dopo, con la pubblicazione del messaggio inviato dal presidente della federazione russa ai parenti dell’ultimo presidente dell’Urss: “Mikhail Gorbaciov  – così Vladimir Putin – ha dovuto affrontare grandi sfide in politica estera, nell’economia e nella sfera sociale, capiva profondamente che le riforme erano necessarie”.

“Con la morte di Mikhail Gorbaciov scompare una figura che ha profondamente segnato la storia europea e gli equilibri mondiali nell’ultimo scorcio del ventesimo secolo”. Lo scrive in un messaggio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Statista insigne, sin dal momento della sua elezione alla guida dell’U.R.S.S. Gorbaciov ha suscitato in patria e all’estero importantissime aspettative di cambiamento. Ha perseguito con tenacia l’obiettivo di migliorare le condizioni
di vita dei suoi concittadini e di dischiudere alla comunità internazionale prospettive di pace e di collaborazione che sarebbero state inimmaginabili senza il suo fondamentale contributo, come poi riconosciuto con l’assegnazione del
Premio Nobel per la pace. In lui convivevano sincero attaccamento alle proprie radici e capacità’ di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, con il coraggio della consapevolezza che la preservazione della pace rappresentasse il
valore più alto e la chiave di volta per la costruzione di un mondo migliore per tutti. Il debito nei suoi confronti è grande, soprattutto da parte degli europei””, conclude il Capo dello Stato

Le reazioni dei leader mondiali 
Secondo Joe Biden si è spento “Un leader raro, con l’immaginazione per vedere un futuro diverso“, il presidente Usa affida il cordoglio ad un lungo comunicato pubblicato sul sito della casa bianca, descrivendo con accuratezza la storia ed il percorso dell’ultimo leader dell’Unione sovietica

L’attività “con il presidente Reagan” per ridurre gli arsenali nucleari, la glasnost e la perestrojka (“apertura e ristrutturazione”, sottolinea Biden) non come slogan “Ma come strada da seguire per il popolo dell’Unione Sovietica dopo tanti anni di isolamento e privazione“.

Sottolinea una eredità “che non dimenticheremo”, la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Lyen, secondo la quale Gorbaciov “Ha aperto la strada ad un’Europa libera”, e “svolto un ruolo cruciale per porre fine alla Guerra Fredda e far cadere la cortina di ferro”. La presidente della Commissione europea, definisce lo statista un “leader fidato e rispettato”.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ne elogia il “coraggio e l’integrità” , mettendone chiaramente in contrasto la sua figura, con quella dell’attuale presidente russo: “Sono rattristato – così il premier britannico nel suo tweet – in un periodo di aggressione di Putin in Ucraina, il suo instancabile impegno per l’apertura della società sovietica rimane un esempio per tutti noi”.

Emmanuel Macron ha salutato l’ultimo leader sovietico come “Un uomo di pace, che ha aperto una strada di libertà per i russi: il suo impegno per la pace in Europa ha cambiato la nostra storia comune”.

Unico a citare tra i leader mondiali il premio nobel per la pace, ottenuto da Gorbaciov nel 1990, è il presidente del consiglio, Mario Draghi che sottolinea inoltre come “Dopo una vita nel Partito Comunista, ha posto fine con coraggio e determinazione all’esperienza dell’Unione Sovietica e cercato di costruire una nuova stagione di trasparenza, diritti, libertà”. Anche Draghi, sottolinea la “distanza” dello statista scomparso da  Putin: “Il suo desiderio di pace, la sua opposizione ad una visione imperialista – conclude il premier – sono messaggi quanto mai attuali davanti alla tragedia dell’invasione dell’Ucraina.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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