MARCOPANTANI
Esplora il significato del termine: La consulenza del medico legale nominato dai pm di Rimini esclude l’omicidio. Viene ridimensionato il ruolo della cocaina «anche se rimane come concausa»La consulenza del medico legale nominato dai pm di Rimini esclude l’omicidio. Viene ridimensionato il ruolo della cocaina «anche se rimane come concausa»

In quella stanza d’albergo che fu la sua tomba, solo e tormentato Marco Pantani esagerò con gli antidepressivi. Troppe pasticche e troppo potenti. Al punto da essere considerate la causa principale della morte del campione di Cesenatico: 14 febbraio 2004, residence Le Rose, Rimini. «Viene ridimensionata la questione cocaina anche se rimane come concausa», conclude l’Istituto di Medicina legale di Verona che nei giorni scorsi ha consegnato l’atto conclusivo delle analisi tossicologiche al procuratore del capoluogo romagnolo Paolo Giovagnoli, titolare del nuovo fascicolo sulla fine del Pirata. Lo scorso anno Giovagnoli aveva riaperto il caso sulla base della ponderosa denuncia presentata dalla madre del ciclista, la signora Tonina, che ipotizzava uno scenario da brividi avvalorato dalla consulenza del direttore della sezione di medicina legale dell’Università di Ferrara Francesco Maria Avato. Qualcuno si sarebbe cioè introdotto nel residence dove Pantani soggiornava e l’avrebbe costretto a bere una dose letale di cocaina diluita. Omicidio, dunque.

Fonte il Corriere – Foto Arnaldo&Valerio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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