Nella puntata di Che tempo che fa, andata in onda il 15 maggio, Luciana Littizzetto con la sua innata ironia torna sul ragionamento di Elisabetta Franchi sulle “donne sopra gli anta” le uniche a suo modo di vedere il lavoro, che possono fare carriera. La presentatrice non si scaglia contro la stilista, ma bensì sottolinea come il suo commento ha portato a galla il famoso vaso di Pandora, il problema in Italia delle donne che vogliono essere madri e lavoratrici.

Scrive la Littizzetto: “Carissima Betta, per gli amici, Eli per quando vai in elicottero, Franchissima Franchi, nostra Sally Specra italiana, Regina del pret à porter, attention s’il vous plait, un m..don tu ha pesté. Sarò franca, Franchi, non volevo scriverti perché so cosa vuol dire essere massacrati, trovarti con un cappotto di cacca da un giorno all’altro, io ne ho una collezione autunno inverno, che nemmeno Audrey Hepburn ai tempi di Vacanze Romane…”. Dunque non vuole infierire, ma nemmeno tacere. Non volevo nemmeno restare in silenzio come la ministra Bonetti che era di fronte a te e ci ha messo 24 ore prima di reagire”.

A queste parole, la Littizzetto risponde così: “Io che sono “anta” ti scrivo a nome delle Enti ed Enta e che vorrebbero lavorare e hanno questa bislacca idea che sia normale fare un figlio, che in Italia ormai è come prendere la patente nautica: costa tanto e devi avere tanto tempo libero. D’accordo, per un imprenditore un dipendente in maternità è una discreta rottura di p…, ma l’Inps copre l‘80 per cento dello stipendio e all’imprenditore, tolte le tasse, costa molto poco. Il problema è semmai formare un nuovo dipendente e pagare pure lui o lei che per le piccole imprese è uno tsunami mica da niente, ma purtroppo lo Stato tratta piccole imprese e grandi imprese allo stesso modo. Tu prova a togliere un chilo di pappa a un canarino e a un ippopotamo. L’ippopotamo se ne frega il canarino muore”.

A cura di Samanta Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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