La musica appartiene al mondo. Non ha servi e nemmeno padroni. La musica è una fonte pura a cui tutti possono abbeverarsi. E’ con questo spirito di libertà e senso del tutto che Luca Bassanese (classe 1975), da Vicenza. Cantautore, scrittore, e cantautore cosmopolita (così si definisce), è molto attivo nel sociale, Targa Mei 2015 (Meeting Etichette Indipendenti), miglior artista per la musica popolare. Bassanese si è aggiudicato, inoltre, il Premio Recanati Musicultura e l’attestato di Merito per l’impegno Civile (Premio Nazionale Marcello Torre). Le sue canzoni raccontano di un’Altra Italia, diversa e di un Nuovo Mondo Possibile. Il cantautore vicentino ha realizzato un nuovo album dal titolo ‘Colpiscimi felicità’, dal 12 maggio disponibile in cd, vinile e digitale.

Quando è nato Luca Bassanese cantautore?
“Quando ho percepito l’importanza di raccontare in musica ogni mia nuova scoperta. Quando ho percepito il potere della parola attraverso la musica. Quando un amico mi ha insegnato il primo accordo di chitarra ed allora la felicità mi ha colpito così forte da non poterne fare più a meno. Poi c’è stato l’incontro con il mio coatuore e produttore Stefano Florio, un percorso umano e artistico che prosegue ancora oggi con il mio nuovo album ‘Colpiscimi Felicità'”.

Chi è il Cantautore Cosmopolita?
“Colui che osserva il mondo con lo sguardo di un bambino e si lascia attraversare in ogniviaggio che la musica gli permette di fare, da quel tumulto di sensazioni che si vivono dentro e fuori dal palco, nell’incontro con l’altro chiunque esso sia”.

Lei si sente un Cantautore Cosmopolita?
“Diciamo che è una definizione che mi è stata data in Francia e che accetto con piacere. Mi piace sentirmi figlio del mondo e non solo di parte di esso”.

Come si può definire la sua musica?
“Cantautorale ed Eclettica”.

Mi parli del suo ultimo album…
“‘Colpiscimi Felicità’ è un album intimista che racconta di quando la vita, a volte, ci può riservare delle sorprese. Per me ogni canzone è una storia, un ritaglio di vita, una fotografia del passato e del presente, ma credo che il futuro sia il disegno di chi ascolterà queste canzoni e vorrà appenderle al muro della sua casa interiore”.

Qual è il suo sogno nel cassetto? Ne ha uno?
“Credo che i sogni stiano meglio fuori dai cassetti. Ho sempre portato avanti ogni mio progetto in modo indipendente e con le persone che mi sono state vicine. A ogni nuovo traguardo, la felicità mi ha portato la giusta energia per non smettere mai di sognare”.

A cura di Nicola Luccarelli – Foto di Michele Piazza

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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