Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini ha messo sul tavolo la questione riguardante serie A e diritti tv a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1.

La Serie A 2022/2023 ha chiuso il sipario con la 38ª giornata che si è conclusa domenica 4 giugno. Sul tavolo la questione dei diritti tv, che possono essere acquistati per un massimo di 5 anni dalle varie emittenti, che sta per entrare nel vivo. Ma anche il calendario della serie A, con tantissime partite.

“Dal punto di vista sportivo è stato un campionato emozionante, il Napoli è la quarta squadra diversa ad aver vinto lo scudetto in quattro anni, ma anche la quarta in oltre 20 anni: un risultato molto importante per aumentare la competitività del campionato. Poi abbiamo introdotto lo spareggio sparito negli ultimi anni e neanche a farlo apposta abbiamo lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, mancava dalla stagione 2004-05. Spareggio in programma domenica 11 giugno alle 20,45: possibile sede tra Udine, Lecce, Firenze e Reggio Emilia”.

Il presidente si sofferma anche sugli straordinari risultati delle squadre italiane a livello europeo: “Mi piace ricordare i risultati in Europa. La Roma è stata sfortunata con i calci di rigore, però abbiamo raggiunto tre finali europee, non succedeva dal 1990”.

Lorenzo Casini si è soffermato anche sul campionato si serie A e sulle tante partite in calendario: “Il numero di partite è altissimo, la Fiorentina è la squadra che giocherà più partite quest’anno, in tutto 60 gare. L’Inter credo arrivi a 57, lo stesso numero di City e Real Madrid. Il problema è che se i campionati nazionali riducono le partite, poi non è che diminuisce il numero complessivo di queste. Per questo bisogna coordinarsi, non è un problema che può essere affrontato come singolo paese. Ricordiamo anche che sia Premier League che Liga sono a 20 squadre. Quello che le squadre hanno per ora ritenuto è di mantenere questo format per una serie di ragioni”.

Il presidente sottolinea anche l’importanza economica del campionato, “più squadre assicurano maggiori introiti complessivi. La seconda ragione ha carattere storico, geografico: salirà una tra Bari e Cagliari, due piazze importanti, è risalito il Genoa, un’altra piazza storica del campionato. Con una serie A a 20 squadre è più probabile trovare una rappresentatività. E poi c’è una posizione delle leghe nel guardare cosa succede a livello internazionale. Il punto qui è chi fa il primo passo”.

Affrontato anche il tema, importantissimo dei diritti tv. “Il tema del bando dei diritti è in corso, il termine per presentare le offerte è il 14 giugno. Poi la prossima settimana inizierà questo percorso che prevede diversi passaggi tra cui anche la trattativa privata con chi ha presentato le offerte. Adesso c’è attesa. I risultati sportivi in Europa di certo aiutano. La partita in chiaro è tra i pacchetti, come c’è l’opzione del canale o di avere un operatore che prenda delle giornate sul modello Boxing day in Premier”.

Il presidente affronta anche il tema scottante dei debiti dei club, ma sottolinea anche il virtuosismo di alcune società, una a caso, il Napoli campione d’Italia.

“È un problema che riguarda molte società, ma abbiamo anche delle realtà virtuose, ad esempio il Napoli. Un tema su cui la UEFA ha mostrato interesse è l’introduzione di un salary cap ancora di più pervasivo di quello sviluppato ora. Per ora la UEFA ha indicato un tetto massimo di spesa per tutti gli stipendi, una spesa complessiva che deve fermarsi al 70% del bilancio. Si sta studiando un salary cap che incida sullo stipendio del singolo calciatore, su modello americano. Potrebbe portare a una ulteriore diminuzione dei debiti”.

Il punto sul prossimo campionato. “Per la prima settimana di luglio dovremmo avere il calendario già pronto, afferma Casini, è verosimile che il calendario asimmetrico verrà confermato anche il prossimo anno. Sulle finestre, noi vorremmo migliorarci: l’anno scorso abbiamo introdotto le otto finestre modello Premier League, proveremo a scendere a sette

Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto ImagoEconomica

Il Direttore Simone Tripodi

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