ANDREA COSTA SOTTOSEGRETARIO

Con i provvedimenti approvati ieri dal Cdm abbiamo cercato ancora una volta di anticipare e gestire questa situazione epidemica così delicata. L’obbligo vaccinale per gli over50 scatta da quando il decreto viene pubblicato”, e non dal 15 febbraio. L’importante chiarimento è arrivato questa mattina dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto alla trasmissione Radio Anch’io su Rai Radio1.

L’obbligo non è un tabù. Valuteremo settimana per settimana l’andamento dell’epidemia, a oggi – prosegue Costa – abbiamo previsto questa estensione che riguarda 2,5 mln di cittadini, una platea che rischia di più e quindi riteniamo che sia un provvedimento in grado di dare una risposta importante. Poi valuteremo. Sul tema del consenso informato“, sollevato da più parti, “al di là delle modifiche e delle scelte che valuteremo nei prossimi giorni, già oggi in presenza di una vaccinazione di massa a tutela della salute pubblica lo Stato interviene e si fa carico e indennizza qualora ci siano dei danni ai cittadini, e c’è una sentenza della Corte Costituzionale che afferma questo”.

Dobbiamo assolutamente contenere al massimo la pressione sui nostri ospedali“, ha inoltre detto il sottosegretario, “di fronte a un numero di contagi così elevato è chiaro che i 5 milioni di cittadini ancora non vaccinati sono quelli che rischiano di più di andare ad occupare gli ospedali e siamo in presenza di una crescita degli ospedalizzati che dobbiamo assolutamente tenere sotto controllo“.

Rispetto alla scuola, ha aggiunto, “le misure di quarantena decise ieri cercano di garantire il più possibile la didattica in presenza e quindi credo che sia giusto, di fronte a ragazzi che si sono vaccinati, che a loro sia garantita in maniera più forte la didattica in presenza. Tra l’altro nella fascia 12-19 anni sono già il 75% i ragazzi vaccinati e credo sia giusto garantire il più possibile la didattica in presenza a questa platea importante. “Quanto ai più piccoli tra 5 e 11 anni la vaccinazione è iniziata da poco e siamo ancora al 10% ma confidiamo che anche in questa fascia si arrivi a un buon risultato, anche con l’appoggio dei pediatri che stanno dando una grande disponibilità“.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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