Liz Truss ha rassegnato le dimissioni da primo ministro dopo appena 44 giorni in carica. Si tratta del periodo più breve a Downing Street per un primo ministro nella storia del Regno Unito.

Riconosco, data la situazione, di non poter tenere fede al mandato in base al quale sono stata eletta dal partito conservatore – ha detto Truss in un breve statement pronunciato di fronte a Downing Street -. Ho parlato con sua maestà il Re per informarlo che mi dimetto da leader del partito conservatore“.

Nel suo statement, Truss ha spiegato di aver concordato con Graham Brady, presidente del comitato dei parlamentari del comitato 1922, un calendario in base a cui sarà sostituita entro il 28 ottobre, tre giorni prima del dibattito sulla legge di bilancio.

Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale – ha detto Truss -. Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza del nostro intero continente“. Truss ha concluso spiegando di essere stata eletta con il mandato di creare una maggiore crescita economica, ma di non essere stata in grado di realizzarla.

Solo 3 candidati in lizza per la successione
Sarà ridotta a tre soli possibili candidati la corsa per la successione alla dimissionaria Liz Truss come futuro leader del Partito Conservatore di maggioranza e futuro premier britannico. Lo ha reso noto il comitato 1922, organo interno al gruppo parlamentare Tory, precisando che in base alle nuove regole appena approvate servirà il sostegno di almeno 100 deputati per poter partecipare alla contesa, su un gruppo che in totale ne conta circa 350.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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