E’ ormai passato un anno da quando l’emergenza sanitaria ha colpito duramente tutti i settori economici del Paese, uno di questi è sicuramente quello automobilistico. Il 2019 aveva registrato un bilancio negativo, ma il 2020 si è rivelato come il più disastroso della storia dell’industria a quattro ruote.

Sono i concessionari la categoria che rischia di essere decimata, uno su cinque rischia la chiusura, anche se si susseguono i tentativi dei governi di adottare misure che possano incentivare la ripresa delle vendite. La stima di chiusura viene fornita da “Italia Bilanci” impegnata da anni nel settore. Questo risultato potrebbe portare ad una chiusura del 30% circa dei concessionari, in un momento particolare nel mondo dell’auto: il passaggio dai carburanti all’ibrido e al full elecritc.

Alla luce di questi dati e considerato ancora che, nonostante l’inizio della campagna di vaccinazione non sembra imminente la fine dell’emergenza covid, è molto difficile ipotizzare il futuro dell’industria automobilistica. I segnali di ripresa ci sono, anche se ancora deboli, e sono legati agli incentivi per cambiare auto. Lentamente i clienti tornano in concessionaria, timida ripresa della vendita dei veicoli a metano, in crollo i modelli diesel.

Lo scorso mese – secondo i dati riportati da Federauto (Federazione Italiana Concessionari Auto) – le immatricolazioni della autovetture nuove sono state il 14% rispetto a gennaio 2020 (prima dell’inizio della pandemia).

In un comunicato stampa di Federauto il commento del Presidente Adolfo De Stefani Cosentino: “E’ importante in questa fase congiunturale poter contare sul supporto degli incentivi dal momento che il ritorno ad una piena normalità, anche economica, dipenderà dall’evoluzione della crisi sanitaria, dalla conseguente durata delle restrizioni agli spostamenti delle persone e alle attività economiche e dalle scelte operate dalla politica.

Il 2021, infatti, inizia con una pesante eredità alle spalle – prosegue De Stefani – e gli effetti incerti dell’emergenza sanitaria, tuttora in corso, si riflettono inevitabilmente sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, sul mercato del lavoro e sulla capacità di acquisto della clientela.

Certamente il pacchetto di stimoli per sostenere la domanda introdotto con la Legge di Bilancio 2021, al quale la Federazione ha lavorato alacremente e in modo compatto con gli altri attori della filiera, rappresenta un elemento determinante a patto che sia sostenuto nel tempo e con risorse finanziarie adeguate.”

articolo e foto a cura di Franco Buttaro

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FOTO: il Motorshow di Bologna – foto di Franco Buttaro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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