Nella lunga lista di personaggi noti al grande pubblico si aggiunge la cantante Nina Zilli, risultata positiva al coronavirus. Lo ha dichiarato lei stessa su Instagram: “Oggi sono Cleopatra. Servono sempre un po’ di autoironia e figaggine indotta da una app, quando la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo. Mi metto nel mio ‘sarcofago’ e aspetto la prossima reincarnazione”.

E nelle Storie ha raccontato: “Ho il Covid, negli ultimi 5 giorni due tamponi negativi, un sierologico negativo e dopo un’ora mi è venuta la febbre. Ho sempre pagato di tasca mia questi esami, raddoppiandoli pure quando andavo ospite in TV. Lo facevo chiaramente per proteggere la mia famiglia prima di me, sappiate che non ha funzionato. Passata la febbre, ora sta bene ma non sento più i sapori. Mi sono messa a fare tutti i calcoli, avevo fatto talmente tanti test, perché dicono di farli solo quando hai i sintomi, ma alla fine me lo sono preso”.

L’artista si è ammalata nonostante da settimane prendesse tutte le precauzioni del caso e ricostruendo i suoi spostamenti è arrivata alla conclusione che il contagio potrebbe essere avvenuto in un ristorante: “Non andate al ristorante – spiega la Zilli – molto probabilmente l’ho preso ad una cena. Tutto il ristorante era senza mascherina, perché quando si mangia… Io mi sono quarantenata, ma vi consiglio di dismettere la vita sociale questa e la prossima settimana. Il coronavirus ci ha resi tutti uguali. In questo senso mi sento come le altre persone. Starei un po’ più attenta in questo periodo”.

Il suo racconto è stato giudicato da molti un attacco ai ristoratori. Ma Zilli ci ha tenuto a precisare: “Le mie parole in alcuni casi sono state completamente travisate: quello che credo, e che ci ripetono costantemente, è che bisogna evitare di andare in posti affollati e creare assembramenti. È un dovere da cittadini, e anche buonsenso, in questo momento delicato in cui i contagi stanno risalendo in modo esponenziale”.

articolo e foto a cura di Franco Buttaro Capo Redattore

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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