E’ uno dei giochi più famosi degli anni ’80, periodo di grande successo per i videogame: Tetris compie 37 anni. E’ il 6 giugno 1984 quando a Mosca, all’interno del Centro Informatico Dorodnicyn, il 28enne Alexey Leonidovich Pajitnov, lavorando a un test d’intelligenza sul computer sovietico “Electronika 60” insieme ai colleghi Dmitry Pavlovsky e Vadim Gerasimov, programma la prima versione di Tetris. La scelta del nome deriva dall’unione di due parole: “tetramino” e “tennis”. Il primo termine definisce una figura piana formata da quattro quadrati di identiche dimensioni, mentre il secondo fa riferimento allo sport preferito dell’ideatore.
Nel gioco i tetramini calano dall’alto in un gioco di incastri. L’intuizione di Pažitnov fu di far sparire le linee orizzontali complete per lasciare spazio ad altri mattoncini. Il suo collega Vadin Gerasimov presentò il progetto all’IBM che lo implementò per i suoi pc.
Pažitnov però non brevettò mai la sua idea, permettendo ad altri di trarne vantaggio. Prima di tutti fu la Nintendo che, annettendo il gioco alla sua storica console Game Boy, lo trasformò in un fenomeno di massa, con oltre 35 milioni di copie vendute suddivise in tre modalità:
1) A-Type, in cui lo schermo inizialmente è vuoto e il giocatore sceglie da che livello di difficoltà partire. La velocità di caduta dei tetramini aumenta ogni 10 righe completate, e la partita termina quando i mattoncini raggiungono la sommità dello schermo. Lo scopo del gioco è arrivare a totalizzare il maggior numero possibile di punti;
2) B-Type, in cui la velocità di caduta dei mattoni è configurabile all’inizio della partita e resta costante per tutto il suo svolgimento. In più sullo schermo apparirà anche un certo numero (configurabile anch’esso con un apposito parametro High) di righe già parzialmente riempite da quadratini sparsi, per rendere il gioco più difficile. In questo caso l’utente vince la partita se riesce a completare 25 righe senza che i mattoni raggiungano la parte alta dello schermo;
3) Multiplayer, dove è possibile giocare insieme a un altro utente, collegando due Game Boy con un apposito cavo. Ognuno gioca la sua partita, ma quando si riesce a far sparire in un solo colpo due, tre o quattro righe, rispettivamente una, due o quattro righe parzialmente riempite appaiono in fondo al campo di gioco dell’avversario. Perde la partita chi fa arrivare i tetramini in alto sullo schermo.
Un successo che prosegue inarrestabile con la diffusione di innumerevoli varianti che hanno persino raggiunto gli smartphone.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Imagoeconomica

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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