L’inflazione “erode” almeno 92 miliardi di euro di risparmi. I conti, realizzati dall’Ufficio studi della Cgia, partono dall’ipotesi che le famiglie italiane abbiano mantenuto nel proprio istituto di credito gli stessi risparmi che avevano a inizio anno.

A causa della crescita dell’inflazione stimata per il 2022 all’8 per cento, la dimensione economica reale del deposito bancario ha subito una drastica decurtazione. A pagare il conto più salato, secondo l’associazione degli artigiani, sono le famiglie residenti nelle grandi città, dove il caro vita si fa sentire maggiormente.

Tuttavia, una piccolissima parte di questa perdita di potere di acquisto sicuramente verrà compensata dall’aumento degli interessi sui depositi: a seguito dell’incremento dei tassi decisi in questi ultimi mesi dalla Bce le banche, nella seconda parte dell’anno, stanno riconoscendo ai propri correntisti degli interessi positivi.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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