E’ a dir poco drammatico uno degli ultimi rapporti dell’Unicef, che riporta come, da venerdì scorso, ad Aleppo Orientale almeno 96 bambini siano stati uccisi e 223 siano stati feriti.

Justin Forsyth, vice direttore generale dell’Unicef, ha dichiarato: “I bambini di Aleppo sono intrappolati in un incubo. Non ci sono parole per descrivere le sofferenze che questi bambini stanno vivendo”, ha aggiunto ancora.

Inoltre, in questa zona, il sistema sanitario è completamente al collasso: sono circa 30 i medici rimasti e sono pochissime le attrezzature e le medicine per curare i feriti. Attraverso una terribile testimonianza di uno dei dottori impiegai sul campo, si è appreso che i bambini con poche possibilità di sopravvivenza spesso vengono lasciati morire perché le scorte sono poche e limitate. “Niente può giustificare un tale violenza sui bambini e una tale noncuranza del valore della vita umana. La sofferenza, e il suo impatto sui bambini, è sicuramente la cosa peggiore che abbiamo visto”, ha concluso l’Unicef.

I bombardamenti su Aleppo non si sono fermati, come ha riferito l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Diversi barili-bomba sono stati lanciati dagli elicotteri sul quartiere di Al Misr mentre altri raid erano in corso su quello di Qadi Askar.

E’ stata martellata anche Andan, a nord di Aleppo, ed è stato distrutto l’unico panificio che sfornava pane per la popolazione. L’artiglieria del regime, ha aggiunto la ong, ha messo nel proprio mirino anche Al Buida e Tel Hatabat, a sud della seconda città siriana.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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