La premier Giorgia Meloni nei paesi alluvionati in Emilia Romagna

Cala di oltre 3.200 il numero delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvionealle 12 di oggi sono 23.081 gli evacuati, la maggior parte, 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e2.174 nel bolognese.

Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo.

Sono 2.663 le persone ospitate nelle strutture di accoglienza (di cui 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 212 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese), rispettivamente in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni come scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Restano 43 i Comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive almeno un migliaio di frane, di cui circa 305 più significative concentrate in 54 comuni.

Per quanto riguarda la viabilità, restano 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel riminese.

Sono 1.629 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia Romagna. Di questi 343 sono volontari della regione, 419 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 867 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria. A queste si stanno aggiungendo i volontari attivati, per il tramite del Dipartimento nazionale di Protezione civile, dal Meccanismo europeo di mobilitazione. Già arrivato un primo contingente di25 componenti provenienti dalla Slovacchia e in questo momento diretti nel ravennate.

“L’allerta rimane rossa relativamente  delle frane. Non abbiamo infatti in previsione piogge significative  che possano influire sul deflusso dell’acqua”. Così il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, nell’aggiornamento sull’emergenza in corso dopo  l’alluvione ricordando che “si contano oltre 300 strade chiuse e 600  frane su tutto il territorio provinciale“.

“Stiamo censendo, visitando, verificando tutte le situazioni di frana  – ha spiegato Lattuca – Sono ancora in corso evacuazioni di persone e  famiglie che non vorrebbero lasciare la casa” nonostante l’invito ad  allontanarsi “perché le frane potrebbero muoversi nei prossimi  giorni”. “Abbiamo superato la fase acuta dell’emergenza ma abbiamo ancora tanto da fare”, ha detto il sindaco precisando che si sta lavorando per il  ripristino della viabilità e su altri fronti. Ringraziando i  volontari, ha affermato: “In queste ore c’è un clima di energia e  solidarietà gigantesco che non dobbiamo disperdere”.

La mia Romagna chiama, io ci sono, vi aspetto“: così Laura Pausini su Fb dopo l’annuncio del maxi concerto di solidarietà “MUSIC VALLEY – Romagna Mia, Live Charity Concert” in programma il 5 agosto 2023 all’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, nell’ambito della ricorrenza dei suoi 70 anni” promosso dai sindaci delle zone colpite assieme al mondo della musica e del motorsport.

Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha spiegato quali sono gli interventi che permetterebbero all’Esercito di salvare le opere d’arte a rischio e mostrare così la presenza dello Stato nelle zone alluvionate.

Io mi sono confrontato con il sistema produttivo e con le Istituzioni dell’Emilia Romagna. Domani presenteremo un primo pacchetto di sostegno all’interno del Decreto Emergenza che prevedrà mi auguro la sospensione dei mutui, la rateazione degli oneri fiscali e soprattutto l’attivazione del Fondo di garanzia che a nostro avviso debba essere il massimo che ci è consentito dalle norme europee sugli aiuti di Stato. Questo sarà un primo pacchetto di interventi, poi successivamente quando si farà un censimento effettivo dei settori e delle aree e delle aziende più colpite potremo intervenire con misure più appropriate e mirate”. Lo ha dichiarato il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in un punto stampa a Bruxelles a margine del Consiglio Competitività. In merito al futuro ruolo dell’Ue, Urso ha spiegato: “Ci sono i fondi dell’Unione europea già attivati in altri casi simili ed è giusto che anche in questo caso l’Italia possa accedervi. Tra l’altro parliamo di una delle regioni più produttive del Paese che dev’essere messa in condizioni da subito di riprendere a sostenere produzione e lavoro e quindi anche l’economia nazionale“.

Dopo il primo pacchetto di aiuti per l’Emilia Romagna che sarà varato domani, “quando si farà un censimento effettivo dei settori e delle aree e delle aziende più colpite, potremo intervenire con misure più appropriate e mirate“. Ha risposto il ministro delle Imprese e del Made in Italy,Adolfo Urso, a una domanda sui piani del governo per sostenere le imprese colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna.

Ci sono i fondi dell’Unione europea già attivati in altri casi simili ed è giusto che anche in questo caso l’Italia possa accedervi – ha aggiunto Urso -. Tra l’altro parliamo di una delle regioni più produttive del Paese, che dev’essere messa in condizioni da subito di riprendere a sostenere produzione e lavoro e quindi anche l’economia nazionale“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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