Dopo anni di completo abbandono torneranno finalmente a splendere i mirabolanti Bagni di Petriolo, le terme incastonate tra le province di Siena e Grosseto popolate fino dal XIV secolo da imperatori e pontefici, attratti dalla bellezza di un luogo arcadico, ricolmo di pace e serenità.

Le terme, situate nel comune di Monticiano, sono oggetto di accurati lavori di restauro approvati dalla soprintendenza di Siena e coordinati dall’associazione “Italia Nostra”, che assieme al Fai e a Legambiente si occupa di tutelare, preservare e recuperare i beni architettonici e paesaggistici disseminati nella nostra penisola.

I lavori riguarderanno il restauro delle tre torri, la porta, la cinta muraria del Quattrocento, la locanda, le vasche termali, la chiesetta e l’area boschiva circostante.

I bagni di Petriolo, le terme dei papi, presto avranno nuova vita 1

Il restauro durerà tre anni e il primo lotto sarà pronto a metà del 2019 così da consentire ai primi curiosi turisti, desiderosi di immergersi nell’antica bellezza di un luogo senza tempo, di esplorare gli spazi amati da nobili e papi.

Per riaprire il borgo medievale, Unipol-Sai- Sgr, proprietaria del bene, ha stanziato quattro milioni di euro.

Qui le acque termali sgorgano a una temperatura costante di 43 gradi lungo il tratto attraversato dal fiume Farma dove la presenza di idrogeno solforato con concentrazione sulfidrometrica dona particolari proprietà alle terme.

Le Terme di Petriolo erano già conosciute in epoca romana, tanto da essere presenti persino in un’orazione di Cicerone e in un epigramma di Marziale. Nella zona sono stati rinvenuti numerosi reperti risalenti a epoca etrusca e romana.

Nel Rinascimento fu costruito il primo complesso termale dinnanzi alla sponda settentrionale del Farma. La struttura si presenta dall’aspetto fortificato, con strutture murarie in pietra e loggiato.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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