A detta degli esperti di Assomensana, l’ associazione presieduta da Giuseppe Alfredo Iannoccari che organizza in tutta Italia dal 19 al 24 settembre la nona edizione della “Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale”, è fondamentale mantenere la mente attiva, soprattutto dopo i 30 anni.

Infatti, superati i 25 anni di età, si inizia progressivamente a perdere i neuroni, circa centomila ogni giorno. A 50 anni quasi un quarto del nostro potenziale è quindi andato perduto. Allora cosa fare? Ad esempio aprire un profilo Facebook o iniziare a twittare, con lo scopo di tenere sempre la mente in allenamento.

L’Associazione ha anche pensato di mettere a disposizione degli iscritti alla “Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale”, più di 350 specialisti psicologi, neurologi e geriatri che offriranno una valutazione gratuita delle condizioni cognitive e daranno consigli per ostacolare il decadimento mentale.

Ad ogni modo, secondo gli esperti, già seguire questi sei punti aiuta a mantenere la mente giovane.

1- Diventare social;
2- Andare a caccia di parole. Per due giorni scrivere su un quaderno tutte quelle che iniziano con la A, il giorno dopo con la B. Poi rendere l’esercizio via via più difficile;
3- Apprendere una notizia positiva e ripeterla a 3 persone differenti. La prima volta verrà raccontata in modo confuso, la seconda sarà più precisa, la terza sarà la volta in cui si potrà dire di averla memorizzata;
4- Scacchi, carte, sudoku: ad ognuno il suo gioco;
5- Cambiare strada. Modificare le regole, il cervello dovrà apprendere nuove abitudini;
6- Prima di dormire ripensare alla giornata trascorsa, per ripassare le cose fatte.

Altro punto da non trascurare riguarda l’alimentazione: sì alla dieta mediterranea, ai pasti consumati in compagnia e all’attività fisica regolare.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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