Le Regioni sono pronte a riaprire progressivamente le attività, nei prossimi due mesi quando il cambio del clima, verso temperature più alte potrebbero dare una piccola mano per combattere il covid e fare riaprire molte attività all’aperto. Al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome l’aggiornamento delle linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative. Venerdì si va verso una nuova riunione della cabina di regia del governo, presieduta dal premier Mario Draghi, sulla situazione epidemiologica in Italia.

Già nelle scorse ore era emersa la probabilità che il premier convocasse la riunione dopo l’ultimo aggiornamento dei dati del contagio del Paese. Riunione che si terrà venerdì e nella quale, presumibilmente, il governo farà un primo punto sulle riaperture. Nel pomeriggio, invece, Draghi ha incontrato il coordinatore nazionale e il portavoce del Ct Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.

Intanto si discute della possibilità di aprire le scuole per le vacanze per assicurare attività ludico-ricreative e culturali agli alunni.
Tenere le scuole aperte dopo la fine dell’anno scolastico, al servizio del territorio e su base volontaria “si può fare, ci sono stati stanziamenti appositi. Si tratta di valutare le possibilità di un’offerta formativa specifica per il territorio di riferimento di ogni singola scuola. Qui viene fuori la differenziazione delle nostre aree geografiche. Mi aspetto territori dove questa iniziativa sarà accolta molto positivamente e altri in cui ci sarà maggior freddezza da parte delle famiglie. Ma è possibile e lavoreremo per questo”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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