persecuzioni

Papa Francesco, durante l’Angelus, ha dichiarato: “Nei giorni scorsi, il terremoto e le forti nevicate hanno messo nuovamente a dura prova tanti nostri fratelli e sorelle dell’Italia centrale, specialmente in Abruzzo, Marche e Lazio”.

“Sono vicino con la preghiera e con l’affetto alle famiglie che hanno avuto vittime tra i loro cari – ha detto ancora il Pontefice -. Incoraggio quanti sono impegnati con grande generosità nelle opere di soccorso e di assistenza; come pure le Chiese locali, che si prodigano per alleviare le sofferenze e le difficoltà”. “Grazie tante per questa vicinanza e per il lavoro concreto che portate. Grazie tante e vi invito a pregare insieme la Madonna per le vittime e anche per quelli che con grande generosità si impegnano nelle opere di soccorso”, ha aggiunto Bergoglio, recitando poi un Ave Maria assieme ai fedeli.

Per quanto riguarda l’elezione del nuovo presidente Usa, Donald Trump, il Pontefice, durante una lunga intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Pais, non si è sbilanciato: “Vedremo che cosa farà, non si danno opinioni in anticipo”.

Tuttavia, è fondamentale ricordare, come ha sostenuto dal Pontefice, che soprattutto nei momenti di crisi non funzionano “muri e fili” e che i populismi in salsa europea ricordano l’avvento al potere di Adolf Hitler. “Dopo la crisi, la Germania degli anni Trenta – ha sottolineato Papa Francesco – cercava la sua identità, cercava un leader, qualcuno che le ridesse la sua identità e poi arrivò un ragazzetto di nome Adolf Hitler che disse: ‘io posso, io posso’. E tutta la Germania votò Hitler. Hitler – ha insistito ancora Francesco – non rubò il potere, fu votato dal suo popolo, e poi distrusse il suo popolo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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