Dopo il violento sisma che ha colpito il Centro Italia, che ha distrutto al vita di tante persone, il Papa ha detto: “Non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza alle persone presenti in tutti i luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura”. Così papa Francesco, dicendosi “fortemente commosso” al sentire che il Paese di Amatrice “non c’è più” e al pensiero che tra i morti ci siano bambini, anche molto piccoli, con la bimba di pochi mesi morta ad Arquata. Il Papa ha rimandato la catechesi del mercoledì per recitare il rosario.

Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota ha espresso il proprio cordoglio: “E’ un momento di dolore e di appello alla comune responsabilità. Tutto il Paese deve stringersi con solidarietà attorno alle popolazioni colpite”.

“Il mio primo pensiero va alle tante vittime di questo devastante sisma che ha colpito una parte così ampia di territorio nazionale – ha aggiunto ancora Mattarella -. Voglio ringraziare le autorità locali, la protezione civile, i vigili del fuoco, le forze di polizia, le forze armate, i volontari, per l’impegno e la dedizione nell’opera di soccorso. Nell’immediato occorre impegnare tutte le forze per salvare vite umane, curare i feriti e assicurare le migliori condizioni agli sfollati. Sarà subito dopo necessario un rapido sforzo corale per garantire la ricostruzione dei centri distrutti, la ripresa delle attività produttive e il recupero della normalità di vita”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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