La serie cadetta è arrivata al giro di boa, oltre che al periodo di riposo, ed abbiamo deciso di stilare le pagelle delle protagoniste, tra conferme, sorprese e delusioni:

PALERMO – 9 – ha iniziato in mezzo alle contestazioni, ma grazie anche alla guida di un Tedino che in pochi conoscevano è in testa alla classifica, nonostante i problemi non certo da poco a livello societario; l’organico è il migliore della categoria, ma spesso mancano diversi nazionali e non è mai facile calarsi velocemente in B.

FROSINONE – 9 – Dimenticata (e digerita) la mancata promozione, cambiato il mister (Longo è giovane, ma pure bravo), il Frosinone ha ripreso la via che deve riportarlo in un modo o nell’altro in A; l’organico è consolidato ed aggiungerci Ciano è stata la ciliegina di una torta che promette bene.

EMPOLI – 8 – Ha cambiato il tecnico proprio sulla soglia del fine girone e visto che ad Empoli non sono soliti fare giochi di questo genere, evidentemente qualcosa che non funzionava c’era; partita con i favori del pronostico dopo una retrocessione incredibile, non sarà facile andare in A direttamente, e vista la concorrenza non lo sarà in assoluto.

BARI – 8 – Arrivato Grosso in panchina, a Bari tentano l’ennesimo assalto ad una promozione che ad agosto li vede sempre in lizza ma poi, per un motivo o per l’altro, non arriva mai; difficile dire se sarà la volta buona, visto anche qualche scivolone di troppo e l‘aver sino ad ora sprecato gli scontri diretti in casa.

PARMA – 9 – Matricola terribile, ma anche Società consolidata; l’avvento dei cinesi potrebbe portare nuova linfa, ma l’interrogativo su cosa può veramente succedere non è da trascurare. Intanto a Parma ci si gode la classifica ed il sogno Serie A è priorità assoluta.

CREMONESE – 9,5 – I fari (e le possibilità economiche) sono molto più bassi di quelli di Parma, eppure a Cremona se la stanno giocando alla grande; dopo essere arrivati in B grazie ad un vero e proprio miracolo (ed al suicidio dell’Alessandria) perché non rincorrerne un altro di miracolo?

CITTADELLA – 9 – Il Citta è sempre lì, a rompere le scatole a chiunque e se poi ci si ferma pazienza, probabilmente la A sarebbe troppa roba e da queste parti ai miracoli che evaporano velocemente si preferisce la tranquillità non priva di qualche bella soddisfazione.

SPEZIA – 7,5 – Sembra sempre il “vorrei ma non posso” perché da queste parti si vive attendendo quel salto di qualità che invece sfugge immancabilmente, e sì che le possibilità di coglierlo ci sarebbero tutte, ma evidentemente non sono abbastanza.

VENEZIA – 8 – Altra neopromossa che frequenta i quartieri alti e, nonostante una frenata nel finale di girone, non si nascondono mire di promozione. Pippo Inzaghi, dopo essere partito dall’università, ha fatto un passo indietro, cosa saggia visto che mangiare un po’ di pane duro serve sicuramente, e quest’esperienza in laguna gli servirà certamente per il futuro.

CARPI – 6,5 – ha cambiato tanto, dalla panchina alla rosa, e iniziato un nuovo ciclo che per dare frutti ha bisogno di tempo; un tranquillo campionato è probabilmente il traguardo più accessibile per gli emiliani, che ogni tanto hanno uno scivolone, ma sono anche capaci di togliersi qualche soddisfazione.

PESCARA – 5,5 –Confermare sulla panca il maestro Zeman pareva assicurazione a vincere, ma è più facile farlo se in organico hai futuri fenomeni che oggi invece mancano tra i biancazzurri; a complicare ulteriormente le cose sono arrivate le polemiche tra il patron e l’allenatore, cose che, da sempre, servono solo a destabilizzare l’ambiente.

SALERNITANA – 6 – Partire con ambizioni è cosa giusta, ma l’organico è costruito per avere ambizioni? Cambiare l’allenatore era davvero la miglior soluzione? Questa Salernitana può vivere tranquillamente in cadetteria, ma per sognare occorre altro e Colantuono è davvero il “mago” che può portarcela?

AVELLINO – 5,5 – Partiti a razzo, i “lupi” si sono ben presto fermati e la posizione attuale è probabilmente quella giusta per un organico discreto ma nulla più; anche per l’Avellino una tranquilla stagione sembra l’unico traguardopossibile, salvo miracoli o … scivoloni.

PERUGIA – 5 – Giocarsi la promozione sino alla fine non è garanzia per la stagione successiva ed il Perugia ne è la conferma; hanno cambiato parecchio in Umbria ed evidentemente non troppo bene, e pure il cambio di allenatore non è che abbia migliorato le cose e la zona retrocessione è più vicina di quella play off promozione.

NOVARA – 5 – Anche i piemontesi sono sin qui alquanto deludenti; l’arrivo di Eugeno Corini sembrava promettere cose diverse dagli alti e bassi di una formazione capace anche di giocare bene ma che non ha ancora trovato la strada della continuità.

VIRTUS ENTELLA – 5 – Anche i liguri, reduci da annate decisamente positive, stanno vivendo un momento difficile; l’arrivo di mister Aglietti ha migliorato le cose, ma se si vuol stare fuori dalla lotta retrocessione occorre una sterzata decisa e bisogna vedere se il mercato di gennaio servirà a garantirla.

BRESCIA – 5 – Avvicendare Boscaglia con Marino non ha placato i bollori del patron Cellino, uno abituato a farsi sentire, ma tutto questo sconquasso serve davvero a dare serenità ad un ambiente che da anni vive di soli patemi? Difficile dare una risposta positiva, così come pensare ad una salvezza facile.

CESENA – 5 – il voto è dato dal 4 della gestione Camplone e dal 6 di quella di Castori; troppo a Camplone e troppo poco a Castori? Sarà anche così, ma il primo, l’anno passato, pareva l’uomo dei miracoli ed il secondo sembra esserlo adesso. Se vuole salvarsi però il Cesena deve ripetere il girone di ritorno dello scorso campionato e vincere di più di quello che ha fatto sino ad ora.

FOGGIA – 6 – I satanelli sono la matricola maggiormente in difficoltà, anche se giocano meglio di molte avversarie; nel calcio però giocare non basta, bisogna anche sapersi difendere ed essere la peggior difesa del torneo non è certo un vanto. Non cambiare l’allenatore potrebbe essere un vantaggio, speriamo che chi di dovere non cambi idea.

TERNANA – 5 – Anche a Terni si vive un momento tutt’altro che positivo, ed anche a Terni l’allenatore è sulla graticola (e pare anche non troppo in armonia con la proprietà); probabile che le ambizioni non siano in linea con l’organico costruito, ma si sa, spesso il campo si scontra con previsioni, progetti ed un tantino di presunzione.

ASCOLI – 4,5 – Chissà se portare sulla panca bianconera Serse Cosmi (terzo avvicendamento stagionale) servirà a dare la scossa ad una formazione che peggio non poteva iniziare la stagione? Come sono distanti i tempi di “vulcano” Costantino Rozzi, ma si sa, i tempi cambiano e … non sempre in meglio.

PRO VERCELLI – 4,5 – Partito mister Longo e qualche giocatore non in accordo con il nuovo allenatore, la gloriosa Pro si ritrova sul baratro del fondo classifica e chissà se a salvarla basterà il mercato invernale? Inoltre, era davvero Atzori il mister ideale a sostituire Grassadonia? Al girone di ritorno la sentenza, ma sarà dura davvero, se non impossibile.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui