FESTA SCUDETTO DEL MILAN COL PULLMAN SCOPERTO

Ci siamo, sabato parte la Serie A, in questa stagione di cui abbiamo iniziato a scrivere non da oggi, con le tante attese per un pallone che a fine autunno vivrà un Mondiale fuori dai tempi tradizionali ed in un luogo altrettanto fuori dai canoni, anche se abbiamo capito tutti il perché del Qatar, con gli esempi della Formula 1 e del Motomondiale, financo da un Tour ciclistico corso sino al 2016, a tracciarne i solchi monetari.

Dunque il campionato prende il via sabato prossimo, con tante incognite circa la forza delle contendenti, un grado di preparazione ancora non al meglio ed un mercato che terminerà solo dopo aver disputato quattro turni, pochi o tanti a seconda delle opinioni e di cosa ci si aspetti da queste settimane di contrattazioni.
Fare dei pronostici oggi sembrerebbe alquanto azzardato, vuoi per i motivi di cui sopra, lunga sosta mondiale inclusa, vuoi perché il calcio d’agosto è solitamente portatore di entusiasmi e/o malcontenti che poi non sempre ritroviamo a primavera.
Chi infatti, un anno fa, dava il Milan campione? Tutti propendevano per un duello Inter-Juve, con il Napoli terzo incomodo e le altre piuttosto distanti; poi ha parlato il campo e sappiamo tutti come sia finita, con Pioli ed i suoi ragazzi a festeggiare sul bus che faceva il giro di Milano, tra frizzi, lazzi e qualche moto di scherno per …. gli sconfitti.

Oggi invece è proprio il Milan a partire da favorito, visto che ha fatto un mercato se non ottimo, almeno giusto, partito in ritardo e con qualche frizione di troppo, ma che ha portato giocatori interessanti e con ampi margini di crescita, oltre a qualche pedina che certamente si aggiungerà nel gruppo che Pioli, uno di quelli bravi ed umili al tempo stesso, saprà condurre con sagacia.
Dietro ai rossoneri chi ci mettiamo? Per settimane la Juve è stata addirittura data come favorita per un nuovo scudetto, Pogba, Di Maria, Bremer, non sono certo rinforzi di facciata, ma poi sono iniziati i dolori, sotto forma di infortuni e le cose sono cambiate all’improvviso, complice anche qualche scivolone piuttosto rumoroso in quelle amichevoli che fanno incassare tanti soldi, ma sono più dannose che altro; inoltre la gestione dell’infortunio del “Polpo” ha lasciato parecchi dubbi, ma c’è appunto il mondiale ed il francese vuole esserci a tutti i costi e per il dopo …. si spera.

Dietro alla Juve ecco l’Inter, sempre alle prese con un bilancio da sistemare con qualche urgenza, ma con Marotta ed Ausilio meno brillanti del solito nel destreggiarsi tra entrate ed uscite, che hanno fatto perdere tempo, oltre a Dybala e Bremer; vero che è tornato Lukaku, ma al momento la difesa scricchiola e chissà se è solo un problema di scarsa condizione fisica? Inoltre quest’anno Inzaghi dovrà dimostrare di essere cresciuto, dato che un anno con qualche errore può starci, non due.

Certo allenare la Lazio era cosa diversa che avere in mano l’Inter; vero che a Roma tutto è amplificato da un ambiente particolare, vero che le ambizioni erano diverse ed Inzaghino ha persino stupito, in positivo, ma con quel po po di gente che si ritrova tra le mani, beh, ci si può accontentare di Coppa Italia e Supercoppa?
Dietro al momento c’è enorme interesse per una Roma che si è mossa alla grande sul mercato, e non è finita, con quel “satanasso” di Mou che è più istrione che allenatore, ma a cui calza a pennella la figura della canzone di Aznavour, protagonista su di un palcoscenico che vuole spettacolo, cosa che lui, da attore consumato, sa regalare al di là delle vittorie.

Napoli invece così così sino ad ora, perduti pezzi importanti se non fondamentali, sostituti tutti da vedere all’opera e Spalletti che avrà il suo bel da fare, ma che è difficile pensare non ci abbia messo il suo zampino, specie in certe partenze; si sa che gli allenatori vogliano prendersi i meriti quando le cose vanno bene (e distribuire le colpe ad altri quando invece vanno male) e sopportino poco la presenza di chi possa fare loro ombra.
Al pari dei campani la Lazio è oggi alquanto indecifrabile, Sarri ha visto esauditi i propri desideri? Lotito strombazza ai quattro venti, ma chissà se poi i fatti gli daranno ragione, considerando anche chi si ritrova sulla piazza? il mercato biancazzurro non è finito, ma questo vale per le entrate come per le uscite…

Grandi attese ci sono per la Fiorentina, che confermato Italiano ha inserito in rosa diversi nomi interessanti, non tutti reduci da grandi stagioni, ma in fin dei conti anche questo fa parte del gioco, con la speranza di riuscire ad alzare il livello dell’asticella e mantenere, seppur in ritardo, promesse un tantino in “ritardo” nel diventare realtà; inoltre sarà importante trattenere chi potrebbe creare buchi pericolosi, difficilmente colmabili, pur se il tempo non manca.
Il resto? Solita roba, tra mal di pancia assortiti, dichiarazioni di crescita che verranno spesso disattese dai fatti, malumori di piazze rimaste a vecchi fasti, come i signori del …. lei non sa chi sono io; tanto alla fine una vincerà lo scudetto e ci sarà chi si ritrova in Serie B e quelle, al momento sono le uniche, insindacabili certezze.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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