Avevo solo quattro mesi nel 1961, anno storico per l’Aeronautica Militare. Il primo marzo, infatti veniva costituito ufficialmente il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico nel nostro Paese. Una denominazione ufficiale che in pochi conoscono, perchè tra i cieli del mondo si tratta, per tutti, soltanto delle “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare ospitate, sin da allora, nella base aerea di Rivolto (Udine).

Il Gruppo è composto da circa 100 militari e la formazione è di 10 velivoli (9+solista), pilotati da ufficiali della Forza Armata che provengono dai reparti operativi di volo dell’Aeronautica Militare che a seguito di una rigidissima selezione, entrano a far parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale sui loro Aermacchi MB339A-PAN.

Le Frecce Tricolori da molti anni hanno il compito di rappresentare i valori, la tecnologia, la professionalità e la capacità di fare squadra tra una planata e l’altra a dimostrazione pure di una scuola rigidissima. Con la propria attività di fatto sono portatori dei valori e delle competenze che sono proprie in generale delle Forze Armate e promuovono con esse anche l’industria nazionale e quindi tutto il “Sistema Paese”. L’attività principale e più evidente è l’acrobazia aerea collettiva.

Lunedì si celebrerà l’importante ricorrenza del 60° compleanno: il 1° marzo 1961 giunsero a Rivolto, provenienti dalla 4^ Aerobrigata di Grosseto i primi 6 velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante” che recava l’emblema dell’Asso Francesco Baracca; simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca, direttamente a Enzo Ferrari, per la casa automobilistica di Maranello. Un connubio tra terra e cielo con i rombi dei motori i luccichio delle carrozzerie tutto tricolore.

In questo periodo così difficile per tutti, nel solco di questa importante funzione simbolica della Pattuglia Acrobatica Nazionale, lo scorso anno c’è stato, dal 25 al 29 maggio, un storico sorvolo di tutti i capoluoghi di regione italiani e sulla città di Codogno, prima “zona rossa” italiana.

L'”Abbraccio Tricolore”, questo il nome attribuito allo storico passaggio tra le rette italiane, è stata un’impresa fortemente voluta dagli stessi cittadini e fatta propria dal vertice del Ministero della Difesa. A questo importante avvenimento si sono aggiunti altri sorvoli in occasione dell’inaugurazione del nuovo Ponte di Genova, della partenza del Gran Premio d’Italia a Monza e della ricorrenza del Santo Patrono d’Italia sulla Basilica Superiore di Assisi, mentre il 2021 è iniziato con il sorvolo ai Mondiali di sci di Cortina.

Sono passati sessant’anni da quel primo Marzo e come cittadino ho imparato ad amarle, a portarle nel mio cuore, che non solo le frecce di Cupido, ma quelle del TRICOLORE… e con loro volo nell’immaginario quando le vedo sfilare sopra i tetti dell’Italia.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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