LE ERBE VENUTE DALLA CINA

I camici bianchi cinesi, arrivati in Italia, come abbiamo potuto vedere, hanno portato anche piante della medicina tradizionale, che verranno probabilmente utilizzate in una sperimentazione al Centro di fitoterapia della regione Toscana.
Potrebbero essere un aiuto importante per i pazienti colpiti da Covid-19, sicuramente saranno d’aiuto per quanti hanno il bisogno di rafforzare il proprio sistema immunitario.

Chiamasi fitoterapia e si tratta dello studio scientifico delle proprieta’ curative di erbe e piante.
L’obiettivo potrebbe essere di lavorare in un’ottica di terapia complementare, per rafforzare il sistema immunitario dei soggetti esposti a virus, come gli operatori sanitari, o come terapia integrata delle manifestazioni cliniche della malattia in pazienti positivi sintomatici.

Nelle diverse formulazioni cinesi ci sono, ad esempio alcune piante come l’astragolo e la liquerizia che sono ammesse e utilizzabili anche nel nostro paese, e su cui abbiamo letteratura e validi presupposti di tipo clinico che ne potrebbero giustificare l’utilizzo.

L’astragolo e’ una pianta nota per il suo effetto immunostimolante: presente in integratori, e usata come sostegno anche per pazienti oncologici, la liquerizia, invece, vietata a chi soffre di pressione alta, puo’ essere di aiuto per trattare disturbi di stomaco, e’ un mucolitico e sedativo della tosse , ed ha un importante azione antiinfiammatoria sistemica che la potrebbe rendere adatta per trattare i sintomi respiratori da Covid-19.

Ovviamente si tratta di rimedi, e non di cure vere e proprie, che potrebbero servire a contenere i sintomi dell’infezione, o potenziare le difese dell’organismo.

Oltre ai farmaci, il trattamento della medicina tradizionale cinese contempla anche l’agopuntura, l’applicazione di agopuntura all’orecchio, e Baduanjiin ( una pratica di fitness con una storia di 800 anni) che migliora il sonno, e facilita il recupero della malattia.

Importante e’ rafforzare le difese immunitarie !
Ne consegue che tutti dovremmo cercare di rendere il sistema immunitario “attivo” e quindi e’ giusto sapere che, anche in natura, esistono degli elementi che favoriscono la risposta immunitaria.
Mi piace riflettere su questo aspetto, oserei dire, squisitamente psicologico indotto dalla pandemia, penso all’isolamento forzato e alla modifica, direi radicale, del nostro stile di vita.

Tutto cio’, a pensare bene, in alcune persone, puo’ aver favorito importanti ripercussioni emotive e psicologiche.
Dobbiamo un po’ tutti fare i conti con lo spaesamento, l’ansia, lo stress, che il covid ci ha provocato.
Ed ecco che, perche no, per affrontare meglio la quarantena ci possono venire in aiuto piante ed oli essenziali.

Essenze di lavanda e di melissa, che aiutano a rilassarsi, e a calmarsi, mentre quelle al limone aiutano a trovare concentrazione per chi fa uso dello smart-working, gli oli essenziali poi possono essere diffusi nell’ambiente, e servono a purificare l’aria degli ambienti domestici.

In fondo, diciamolo, questa “lentezza del vivere” ci sta regalando una grande opportunita’, quella di purificarci, di lavarci dentro, nell’anima, di essere fermi in casa, ma con lo sguardo rivolto fuori, verso una finestra sul cortile.
E concedetemi la citazione: tutti voi conoscerete quel magnifico film di Hitchcock “LA FINESTRA SUL CORTILE” del 1955, un capolavoro della storia del cinema, in cui il voyeurismo del suo protagonista e’ pari all’ansia dello sguardo dello spettatore, alla sua impotenza dettata dal solo sguardo, e dall’impossibile partecipazione.

Siamo in casa, fermi, ma c’e’ per tutti noi una finestra sul cortile, e si sa, le finestre sono sempre “ponti”!

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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