FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO GENERALE

La natura selvaggia e incontaminata offre sempre uno spettacolo incredibile, ma è durante i mesi autunnali che dà il meglio di sé: i colori mozzafiato, i profumi della terra e l’aria frizzantina sono un’incantevole attrazione. E quale periodo dell’anno potrebbe essere più bello per ammirare la meraviglia delle cascate? Il fragore dell’acqua che, spumeggiando, si infrange tra le rocce è la colonna sonora perfetta per qualche ora di relax, davanti ad un panorama pazzesco. Ecco le cascate italiane più belle da visitare proprio in autunno.

Un’ultima tappa ci conduce in Sicilia, nel bellissimo paesaggio del Parco Fluviale dell’Alcantara. L’omonimo fiume scorre impetuoso dando vita a panorami mozzafiato, come quello delle Gole dell’Alcantara: qui, si è scavato un percorso tra imponenti canyon rocciosi. Ma è il graziosissimo spettacolo delle cascate che regala l’emozione più grande. Piccoli rivoli d’acqua si tuffano in laghetti fatati, il tutto in una cornice da cartolina.

A due passi dal borgo di La Thuile, una delle perle della Valle D’Aosta, ecco il roboante fragore delle cascate di Rutor. Questi tre salti d’acqua regalano una visione mozzafiato: una splendida camminata tra i boschi permette di raggiungere il punto più alto, dove si trova un ponte panoramico. Da qui, lo sguardo si spinge verso il basso, dove l’acqua si infrange sulle rocce, e in lontananza, su tutta la verde vallata.

L’Alto Adige è un luogo ricco di bellezze naturali, e le cascate di Riva ne sono uno dei più fulgidi esempi. Due sono i sentieri, non troppo lunghi e impegnativi, che conducono alla scoperta di questa meraviglia: i tre salti d’acqua offrono uno spettacolo incredibile, soprattutto dall’alto del ponte sospeso su uno strapiombo – un vero e proprio brivido per tutti i coraggiosi che vi si avventurano.

I colori autunnali della natura risaltano splendidamente nel panorama suggestivo delle cascate conosciute con il nome di Capelli di Venere, per il loro aspetto così bizzarro. Originate dal fiume Bussentino, vedono le loro acque scorrere sulle rocce ricoperte di Capelvenere, una particolare pianta che vive proprio abbarbicata alle pareti calcaree. Da qui, le cascate si infrangono sul terreno sottostante dando vita a piccoli laghetti incantati.

A cura di Siviaggia – Foto Siviaggia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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