Oggi è la volta dell’incontro fra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmitry Kuleba a margine del Forum sulla diplomazia ad Antalya, in Turchia: è il primo faccia a faccia fra i due dall’inizio del conflitto ed è stato fortemente voluto – e tessuto – dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan che tenta il ruolo di mediatore, al punto che è già prevista una telefonata fra questo e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel primo pomeriggio ora italiana.

Ucraina: la Camera Usa approva il blocco di petrolio, gas e carbone russi
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato con un’ampia maggioranza bipartisan il divieto di importazione di petrolio, gas naturale e carbone russi negli Stati Uniti. Il disegno di legge, riferisce la Cnn, prevede anche misure per rivisitare il ruolo della Russia nell’Organizzazione mondiale del commercio e autorizza nuovamente il ricorso al Magnitsky Act per rafforzare le sanzioni contro la Russia per le violazioni dei diritti umani. Il voto finale è stato 414 favorevoli e 17 contrari: a votare contro sono stati due democratici – Cori Bush del Missouri e Ilhan Omar del Minnesota – e 15 parlamentari repubblicani.

Bombe su Sumy: morto un 13enne e due donne
Raid russi lanciati nella notte sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy nel nord-est dell’Ucraina, avrebbero provocato la morte di un ragazzo 13enne e di due donne, stando a responsabili locali citati dalla Bbc e dal Guardian.

Primo ok del Congresso Usa a 14 miliardi di aiuti per Kiev
Primo via libera del congresso Usa al pacchetto di aiuti per un totale di quasi 14 miliardi di dollari all’Ucraina. La Camera dei Rappresentanti ha approvato il bilancio per un totale di circa 1,5 trilioni di dollari di spesa fino a settembre, a meno di 48 ore prima dalla scadenza. Il testo prevede una componente economica e umanitaria, ma anche armi e munizioni per Kiev. La spesa dovrà ora essere approvata dal Senato prima di essere firmata come legge da Joe Biden.

Il governo ucraino raccoglie documentazione per i crimini di guerra russi
Il governo ucraino ha registrato un dominio e dato vita a una piattaforma (humanrights.gov.ua) con lo scopo di raccogliere ed elaborare informazioni e documentazione sulle violazioni dei diritti umani da parte della Federazione Russa nella guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’Ufficio del presidente, Andriy Yermak, stando a quanto riferito dal “Kiev independent”.

Usa, gravi conseguenze a chi non rispetta le sanzioni per la Russia, Cina compresa
Qualsiasi paese che non rispetti le restrizioni statunitensi sull’esportazione in Russia pagherà un prezzo pesante, inclusa la Cina. Lo ha detto la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo alla Cnn, affermando che l’amministrazione Biden è pronta, ad esempio, a tagliare la Cina fuori dai rifornimenti e dai software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. “Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole”, ha affermato, “quindi la nostra aspettativa è che la Cina non violi le regole e, se lo farà, ci saranno delle conseguenze”.

Zelensky, almeno 35mila sfollati solo nelle ultime 24 ore
Sono almeno 35mila i civili che, solo nella giornata di ieri, sono riusciti a lasciare le città ucraine assediate dalle forze russe. È quanto ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky. In un discorso video, il leader ucraino ha affermato che tre corridoi umanitari hanno permesso ai residenti di lasciare le città di Sumy, Enerhodar e le aree intorno a Kiev.

Vice presidente Usa arrivata in Polonia per colloqui su questione jet a Kiev
La vice presidente americana, Kamala Harris è arrivata a Varsavia dove nelle prossime ore avrà colloqui con il presidente polacco Andrzej Duda e il premier Mateusz Morawiecki. Al centro degli incontri la questione del trasferimento di jet polacchi all’Ucraina che il Pentagono, qualche ora fa, ha detto essere fuori discussione per il momento. In Polonia Harris incontrerà anche il premier canadese Justin Trudeau che si trova nel paese.

Telefonata Biden-Erdogan nelle prossime ore
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, avrà un colloquio telefonico con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La telefonata dallo studio ovale è programmata per la mattina (negli Usa) di oggi, giovedì 10 marzo, il primo pomeriggio in Italia, si legge nella nota.

Borrell, mai la Nato in guerra, importante il ruolo della Cina
L’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha affermato che la Cina potrebbe svolgere, volendo, “un ruolo importante” nella risoluzione della guerra, poiché “nessuno ha più influenza sulla Russia” e per l’Ucraina “potrebbe non essere una cattiva soluzione”. In un’intervista al programma “L’obiettivo” su “La Sexta”, Borrell ha sostenuto che il conflitto proseguirà fino al raggiungimento di una soluzione diplomatica, “che al momento non è vicina”, e che l’incontro in Turchia dei ministri degli Esteri di Kiev e Mosca, Dmytro Kuleba e Sergey Lavrov, rappresenta “un primo passo”. “Devi trovare Paesi che non sono coinvolti nel conflitto. Se la Cina volesse, potrebbe svolgere un ruolo importante nella risoluzione di questo conflitto”, ha affermato. Il rappresentante dell’Ue ha assicurato che la Nato non entrerà in guerra in nessun momento perché quello che si cerca di evitare è che il conflitto si allarghi, quindi se la Nato dovesse partecipare al conflitto “sarebbe la terza guerra mondiale, una guerra nucleare”.

Fmi approva il finanziamento da 1,4 miliardi di dollari per l’emergenza Ucraina
Il Fondo monetario internazionale ha approvato il finanziamento di aiuti per l’emergenza in Ucraina per 1,4 miliardi di dollari. Il fondo servirà ad aiutare a soddisfare le esigenze di finanziamento urgenti e mitigare l’impatto economico della guerra. Il comitato esecutivo dell’Fmi ha espresso il suo forte sostegno al popolo ucraino.

Casa Bianca, la Russia potrebbe usare armi chimiche
L’amministrazione Biden ha avvertito che la Russia potrebbe cercare di utilizzare armi chimiche o biologiche in Ucraina. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato l’Ucraina di gestire laboratori di armi chimiche e biologiche nel suo territorio, sostenuta dagli Usa. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha quindi definito l’affermazione della Russia “assurda” e ha detto che potrebbe far parte di un tentativo di Mosca di gettare le basi per usare tali armi di distruzione di massa contro l’Ucraina.

Intelligence GB, probabile la presenza in Ucraina di mercenari Wagner
“È probabile che mercenari esperti provenienti da Pmc” o gruppo Wagner “siano utilizzati per combattere in Ucraina per sostenere l’invasione russa”. È quanto riporta l’ultimo aggiornamento dell’intelligence della Difesa britannica.

Mosca: l’ospedale di Mariupol era usato come base per gli attacchi
Mosca respinge le accuse per il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol. La portavoce del ministro degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che i “battaglioni nazionalisti” ucraini avevano costretto pazienti e personale a lasciare l’ospedale per usarlo come base per le loro operazioni di guerra.

Zelensky: “Colpire l’ospedale è prova del genocidio degli ucraini”
“Bombardare un ospedale dei bambini è la prova definitiva che è in corso il genocidio degli ucraini”: Lo ha detto il presidente dell’ucraina Volodymyr Zelensky, in un video messaggio su telegram, definendo l’attacco “oltre l’altrocità” oltre che “un crimine di guerra”. Parlando in russo, in un evidente appello agli invasori, Zelensky si è chiesto, secondo quanto riporta il Guardian: “Un ospedale per bambini, un reparto maternità, come minacciavano la Federazione russa? Che paese è che ha paura degli ospedali, dei reparti maternità e quindi li distrugge? Erano dei piccoli nazionalisti (detti banderovites)? Le mamme incinte avrebbero sparato su Rostov? Qualcuno nel reparto maternità ha umiliato i russofoni? O stavano de-nazificando l’ospedale?”. Tornando poi alla lingua ucraina, ha detto: “Europei, ucraini, residenti di Mariupol, dobbiamo unirci nella condanna della Russia per questo crimine che riflette tutto il male che gli invasori ci hanno portato, su tutte le città distrutte che non avevano mai minacciato la Russia”.

Medici senza frontiere: inorriditi da attacco ad ospedale di Mariupol
“Siamo inorriditi dall’attacco all’ospedale, compreso il reparto di maternità, di Mariupol. Anche se non possiamo confermare che si sia trattato di un attacco mirato, sappiamo dal nostro staff che case e strutture ospedaliere sono state danneggiate durante i combattimenti degli ultimi giorni. Con il conflitto in corso, cercare assistenza sanitaria a Mariupol è diventato sempre più difficile, soprattutto per le donne in gravidanza e gli anziani, i cui spostamenti sono limitati”.
Così Kate White, responsabile per le emergenze di Medici Senza Frontiere. “Gli attacchi alle strutture sanitarie – aggiunge – distruggono la poca capacità rimasta nella cura dei casi urgenti. In una città, dove il sistema sanitario è prossimo al collasso, privare le persone delle cure sanitarie così necessarie è una violazione delle leggi di guerra”.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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