L’assegno universale, il contributo per tutte le famiglie con figli a carico, potrebbe essere “attivo da gennaio 2021 ed entrerà tutti i mesi nelle tasche dei genitori italiani”.

Ad assicurarlo è Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, ospite di 24 Mattino su Radio24. “Subito dopo la gestione dell’emergenza il governo vara la prima riforma integrata per le politiche familiari con una progettualità ampia all’interno della quale l’assegno è uno dei pilastri fondamentali ma non sarà l’unica azione concreta che porteremo avanti: c’è il tema del congedo parentale, del lavoro femminile.

Per quanto riguarda l’assegno, vista la situazione di emergenza, abbiamo deciso di accelerare: già da ieri inserendoci nel percorso parlamentare avviato nel ddl a prima firma Delrio, abbiamo iniziato a dare i pareri in commissione per arrivare a dare parere favorevole a quel pezzo del family act entro luglio, in autunno i decreti attuativi, ricordo che era già stato stanziato un fondo contenitore, attivo da gennaio 2021. Auspico che dal prossimo anno questa misura possa vedere concretamente forma”.

Assegno universale, cos’è?

Tra le misure del Family Act, il piano che riforma le misure a sostegno delle famiglie, c’è anche l’assegno universale.  Si tratta di un riordino e una semplificazione di tutte le misure di sostegno economico per i genitori con figli a carico. L’assegno verrà corrisposto mensilmente a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio. Per i figli disabili il limite dei 18 anni d’età decade.

Si tratterà di una somma in denaro o di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione per le famiglie con figli.
Per i figli successivi al secondo l’importo verrà maggiorato del 20%, così come verrà maggiorato del 20% per i figli disabili.
La cifra dell’assegno non è ancora stata stabilita: secondo la proposta originaria del ministro Bonetti, si prevedono 160 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE fino a 7.000 euro; 120 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE tra i 7.000 e i 40.000 euro; 80 euro per ciascun figlio per famiglie con ISEE che vada oltre i 40.000 euro.

Sicuramente, comunque, la cifra sarà rapportata all’Isee e quindi al reddito delle famiglie. E, forse, anche all’età dei figli a carico. L’assegno universale, inoltre, non concorrerà alla formazione del reddito familiare.

A cura di Renato Lolli – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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