Più che una rissa, quello accaduto recentemente, è più simile a un’imboscata messa a segno da una ventina di teppisti, tutti membri del gruppo ultrà “Biris Norte” – noto e violento commando del Siviglia – nei confronti di alcuni tifosi juventini che stavano bevendo in un pub del centro, alla vigilia della sfida di Champions.

Il bilancio, già serio, sarebbe potuto diventare drammatico, visto che un ragazzo di ventotto anni, tifoso bianconero, di origine italiana ma residente in Belgio, è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale, dopo essere stato accoltellato al torace, alle braccia e alle gambe. Operato d’urgenza il suo stato è risultato delicato ma con discrete probabilità di guarigione. Come lui sono finiti al pronto soccorso altri due tifosi, un italiano e uno spagnolo, con ferite più lievi.

C’erano vetri e sangue ovunque: questo hanno raccontato altri due ragazzi spagnoli di origine italiana che erano nel locale e che sono riusciti a scappare dall’uscita d’emergenza. La polizia ha identificato molti giovani coinvolti, ma nessun arresto. Sono da poco passare le ventitré e all’interno di un pub a pochi passi dalla torre della Giralda, si chiacchiera, si beve e si canta. Sono presenti diversi italiani residenti in zona, e altri arrivati proprio per la partita. Pare ci fossero anche delle felpe dei “Drughi”, gruppo ultrà bianconero, ma le testimonianze sono confuse. Sicuramente le birre rinsaldano l’amicizia, sollevano gli animi e gonfiano i cori. Poi all’improvviso la festa si tramuta in tragedia. Nel locale fa irruzione un gruppo di persone al grido “Hooligans Siviglia Biris”, chi con il cappuccio e la sciarpa sul viso, chi a volto scoperto. Alcuni hanno delle spranghe e forse coltelli. Volano bicchieri, sedie, tavolini. Qualche italiano esce dal retro, altri reagiscono, cercando di allontanarsi, mentre sono presi a bastonate.

A raid eseguito, gli ultras spagnoli scappano. Il loro modus operandi è sempre questo – spiegano gli agenti della Policia Nacional – arrivano a bordo di auto che lasciano nei paraggi e che poi usano per la fuga. Esiste un’ipotesi investigativa in questa scia di violenze: potrebbe trattarsi di vendetta, per gli scontri scoppiati in occasione della finale di Europa League a maggio 2014, giocata a Torino. Si affrontarono ultrà di Siviglia e Benfica ma pare parteciparono pure quelli di Juve e Toro. Chissà? Di certo i “Biris” hanno un corposo curriculum fatto di violenza in giro per l’Europa. Aggressioni a Firenze, maggio 2015; risse a Manchester, ottobre dello stesso anno e scontri a inizio novembre 2016 con la Dinamo Zagabria.

A Siviglia, attorno allo stadio, erano presenti oltre 800 agenti. Forse qualche agente poteva essere impiegato anche alla vigilia della partita.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Reuters

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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