L’altra faccia sconosciuta di Parigi, il Paris FC.

Correva l’anno 1970, quando la Federazione calcistica francese, decise, causa l’assenza di una squadra che rappresentasse la capitale, Parigi, nella massima divisione nazionale, di fondere il Paris FC, club creato appena l’anno prima dalla stessa federcalcio, con lo Stade Saint-Germain, squadra fondata nel 1904 nell’omonima città situata a una ventina di chilometri a Nord-Ovest di Parigi.

Fu così che da questa unione nacque il Paris Saint-Germain Football Club, squadra che aveva l’intento di far tremare tutta Francia, e che sì, nei successivi 40 anni si affermò come uno dei top club francesi, ma che, però, non riuscì mai a creare una vera e propria egemonia, limitandosi a vincere una decina di trofei nazionali e internazionali minori, con gli unici squilli nelle stagioni ‘85/86 e ‘93/94, in cui vinse il massimo campionato francese, senza però riuscire minimamente ad intaccare o a dare fastidio ai club che regnavano nella prima divisione nazionale; le squadre come il Marsiglia, il Lione, o il Saint-Etienne, che di anno in anno, si contendevano il titolo.

La svolta, come tutti sappiamo, arrivò nel 2011, anno in cui la squadra parigina passò in mano ai multi-miliardari qatarioti della “Qatar Investment Authority”, che, con campagne acquisti faraoniche che, di anno in anno, portarono campioni su campioni a Parigi, riuscirono a portare il PSG, dopo l’iniziale secondo posto in Ligue 1 del 2012, ai vertici del calcio europeo, e alla monopolizzazione totale del calcio d’oltralpe, facendo vincere a “Les Parisiens” 7 campionati nelle successive 8 stagioni, e praticamente tutte le coppe nazionali minori, sfiorando anche, quest’estate, la vittoria del trofeo più ambito e sogno proibito della proprietà del Medio Oriente, la Champions League, competizione in cui i francesi dovranno poi arrendersi in finale, contro l’armata del Bayern Monaco, per 1-0.

Ma non siamo qui per parlare del Paris Saint-Germain; infatti dopo questo breve excursus d’obbligo incentrato sulla storia di questo club, ci soffermeremo sull’argomento principale dell’articolo, ovvero la squadra cugina del PSG, il precedentemente citato Paris FC, club minore militante nella Ligue 2, il campionato cadetto francese, squadra che probabilmente in pochi di voi avranno mai sentito nominare.
“Ma il Paris FC non si era unito allo Stade Saint-Germain nel 1970?”
Verissimo. Ma c’è un però.

Infatti nel 1971, dopo appena una stagione nel campionato cadetto, dove però fu conquistato l’approdo nella prima divisione francese, iniziarono i primi attriti tra il consiglio di Parigi e il Paris Saint-Germain; infatti, l’ente della capitale, voleva centralizzare completamente il club, aprendo una votazione per modificare il nome della compagine in Paris FC, eliminando così “Saint-Germain” dalla denominazione del club, considerandolo troppo periferico.

Così, al termine della Division 1 ‘71/72, conclusasi con un deludente 16esimo posto a +4 dalla retrocessione, precisamente in maggio, dopo mille scontri e polemiche, i due club si separarono; la sezione professionistica, il Paris FC, restò in Division 1, mentre invece, il PSG, prese il posto della seconda squadra del club precedentemente esistente, sprofondando nel Championnat National, l’equivalente della nostra Serie C.

A questo punto della storia, tutte le formazioni di tifosi parigini, ripose le speranza di avere un club stabilmente militante in Division 1, sul Paris FC, la sezione professionistica rimasta dalla scissione tra i 2 club.
Ma qualcosa andò storto e la situazione si capovolse nel giro di pochi anni.

Infatti, mentre i cugini del PSG, che ricordiamo dovettero ripartire come squadra amatoriale militante nella terza divisione nazionale, ottenero 2 promozioni consecutive, riuscendo immediatamente a ritornare nel massimo campionato francese, il Paris FC, invece, dopo la dodicesima posizione ottenuta nella stagione successiva allo scioglimento dei due club, nella Division 1 ‘73/74 concluse la stagione al 19esimo posto, in penultima posizione, retrocedendo nel campionato cadetto, e diventando da lì in poi, “la seconda squadra di Parigi”, dando il via a un vero e proprio calvario senza fine di oltre 40 anni, con l’unica eccezione nella stagione ‘78/79, nella quale, per un solo anno, torneranno a gareggiare nella massima divisione francese, tra l’altro l’unica stagione in cui affronteranno i cugini del PSG in campionato (2 pareggi), conclusasi però al 19esimo posto, e con la retrocessione in Division 2.

Negli anni successivi si assistette a un vero e proprio caos societario, condito da scioglimenti, rifondazioni e continui cambi di denominazione del club, che lo porteranno a non trionfare in nessuna competizione, e anzi, a girovagare, quando le cose andavano bene, a metà classifica della Division 2, mentre quando andavano male, come per esempio nei 4 anni che vanno dal 1984 al 1988, nella parte bassa della graduatoria della “Division d’Honneur Paris”(il nostro campionato d’Eccellenza).
Per avere una prima svolta si dovrà attendere fino al 2013, quando paradossalmente, con il 17esimo posto in Championnat National (la nostra Serie C), il Paris FC sarebbe dovuto scendere nella quarta divisione francese, ma fu ripescato grazie alle retrocessioni amministrative di vari club che gareggiavano in National.

Dopo essere stato graziato, il Paris FC sembra essersi reso conto che gli inferi della quarta divisione nazionale francese erano ad un passo, così, quasi con un moto d’orgoglio, inizia ad ingranare la marcia, e dopo sole 2 annate, nella stagione 2014-15, disputa una stagione praticamente perfetta, arrivando secondo in National, e risalendo in Ligue 2 dopo ben 32 anni dall’ultima partecipazione.

La stagione successiva, però, vede i parigini arrivare ultimi in classifica, con la retrocessione immediata, dopo appena un anno, in National.

Un anno, però, è anche la durata della loro avventura nella terza divisione francese, perché con un terzo posto ottenuto nel 2016/17, riescono subito a tornare in Ligue 2.
Nelle successive tre annate nel campionato cadetto, i parigini ottengono un ottimo quarto posto, poi un’ottava posizione, e infine, appena la scorsa stagione, un disastroso piazzamento in 17esima posizione, sfiorando il ritorno nell’inferno del Championnat National.

Ed è così, che siamo arrivati alla stagione attuale, precisamente il 22 agosto 2020, quando il Paris FC disputò la sua prima gara di Ligue 2 2020/21, con un sonoro 3-0 in casa dello Chambly.
Da quella giornata, i giocatori biancoblu di Parigi, hanno collezionato, in 10 partite, ben 8 vittorie, un pareggio una sola sconfitta ad opera del Nancy, dimostrando un ottimo reparto difensivo e un buon attacco; reparti guidati dall’allenatore René Girard, ex centrocampista francese, che giocò anche in nazionale.

Al momento il Paris FC è saldamente primo in Ligue 2, a +7 dal Troyes secondo, grazie anche ad un cospicuo aumento di capitale messo a disposizione dalla “Bahrain Sport Investments”, ora parte della società, e con un grande sogno nel cassetto; tornare in Ligue 1 dopo 43 stagioni, a sfidare in campionato i cugini giganti del Paris Saint-Germain dopo ben 42 anni, quei giganti che una volta, erano loro “la squadra scarsa di Parigi”, erano loro “il club sconosciuto” ed erano loro i militanti nei campionati inferiori.

L’anno prossimo assisteremo alla sfida di Davide contro Golia tra il Paris FC e il Paris Saint-Germain?
Questo non lo sappiamo. L’unica nostra certezza è che è un dovere tener d’occhio il campionato cadetto francese, in attesa della redenzione finale della squadra a cui ormai non sembra più andare a genio l’essere definita, “la seconda squadra di Parigi”.

A cura di Giacomo Giunchi – Foto Post

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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