È arrivato l’elenco dei trentacinque convocati dal CT Mancini per lo stage della Nazionale in vista degli spareggi mondiali di marzo.
Un maxi elenco in cui ci sono novità e ritorni piuttosto clamorosi, alcuni che possono avere un senso logico, altri che …. Cosa vogliono dire, anche nella testa di uno cui piace “stupire” come il selezionatore azzurro?

Davvero in giro per l’Italia il meglio sono Carnesecchi e Fagioli, tra portieri e centrocampisti? E l’atalantino Scalvini, con le sue pochissime presenze in prima squadra?
Già ci sono gli “italianizzati” a lasciare non pochi dubbi, ma perché allargare la chiamata a così tanta gente? Un premio? E per cosa?
Ci sono degli assenti, va bene, ma alla vigilia di due (speriamo che siano davvero due) partite decisive per andare in Qatar, non aveva più senso lavorare solo sul gruppo pre e post europeo?

Cosa vuole dimostrare il Mancio? Che ha la testa in confusione? In vista degli spareggi servono gli esperimenti? Tanto valeva giocarsi le qualificazioni rifondando la Nazionale azzurra con un cambio generazionale per chi magari somma agli anni più di un acciacco.
E quelli giovani ma sempre ai box come Sensi? Il nerazzurro è certamente bravo, ma gli europei li ha saltati per infortunio e quest’anno (anzi, negli ultimi anni) quanto ha giocato, quante volte è stato disponibile?

Questo dovrebbe essere il momento della concretezza e cosa viene fuori dal cilindro del mago Mancio? BALOTELLI!!!
E allora, visto che siamo in tema, perché no qualcuno che dieci/quindici anni fa sembrava il nuovo fenomeno del calcio nostrano.
Se torna in azzurro uno che faceva la riserva in Serie B e per continuare la carriera è emigrato nel calcio che “conta”, quello turco, perché non chiamare Mirco Antenucci, che a Bari continua a fare gol e che in carriera ne ha segnati più del fenomeno?

Vero che in Italia c’è carenza di bomber e l’unico che segna con continuità, Immobile, quando veste l’azzurro ha le polveri un po’ troppo bagnate, ma davvero Scamacca e Raspadori valgono meno di Minus Mario? O non c’è un attaccante che abbia almeno la “testa sul collo” e con qualcosa dentro?
Certo che se si cerca l’affidabilità, la scelta perfetta sarebbe …. Un bel tridente con Zaniolo, Balotelli e Kean (assente questa volta) e il biglietto per il mondiale ce lo regalano anche senza gli spareggi; magari non sarà esattamente quello di calcio, ma che importa?

Come detto, le scelte di Mancini sono spesso “spiazzanti”, logiche solo dentro alla sua testa, ma il CT faccia attenzione, perché il bonus europeo se lo è già in parte giocato mancando la qualificazione diretta in un girone non proprio impossibile, e se non va in Qatar non ci sarà Ventura che tenga, almeno lui (o chi per lui …. ) Balotelli lo ha lasciato giocare a freccette, con i compagni a fare da bersaglio!

Il Direttore responsabile – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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