4 settembre 2024
Europa in allarme: Putin minaccia davvero un attacco nucleare contro i paesi NATO?
Da una fuga di notizie, fatto emerso già nello scorso gennaio, da un quotidiano in merito a “piani segreti” redatti dal Governo tedesco, finalizzati alla preparazione di un potenziale attacco russo contro la NATO, un campanell0 di “allarme” ha risuonato non solo in Europa ma in altri Stati e Paesi dove la presenza della “triade guerrafondaia americana” – NATO-USA-ONU – è più che presente e attiva esercitando pressioni che condizionano economia e politica degli stessi (vedi Israele!).
Non dimentichiamo inoltre che dopo la 2° guerra mondiale, la Nato ha posto le sue basi missilistiche circondando anno dopo anno tutto il confine occidentale della Russia, che tra l’altro aveva abbondantemente contribuito nella sconfitta dei “nazi-tedeschi” e alla liberazione di buona parte dell’Europa.
Il vero problema “Russia – Nato” ha avuto origine già dal 2014 e si è consolidato nel settembre 2021quando gli USA hanno imposto la firma del contratto per le forniture energetiche agli Stati Membri della UE. A marzo dell’anno dopo, 2022, la Federazione Russa ha invaso l’Ucraina. Inoltre è stato chiesto, anzi, imposto alla UE di fornire ogni tipo di aiuto alla Nazione invasa, con il particolare che le armi e le munizioni consegnate alla stessa non venissero utilizzate nel territorio russo.
Ora tutto è precipitato e l’esercito ucraino è in territorio russo e chiede alla NATO e alla UE di poter usare le armi “occidentali” per procedere nell’avanzata e alla “conquista della Russia.
Il Presidente Vladimir Putin, come spesso aveva anticipato, potrebbe trasformare l’attuale guerra contro l’Ucraina in una “grande guerra” contro la UE e gli USA nel giro di pochi mesi utilizzando armi più che sofisticate nucleari.
(in fondo gli USA 2 bombe atomiche per assassinare i civili giapponesi le hanno usate senza problema alcuno, come il napalm in Vietnam per bruciare vivi anziani, bambini e donne)
La cosa preoccupante è che tale “previsione apocalittica” si fonda su quanto più volte espresso dai Leader europei!
Una domanda diventa legittima, anche se resterà senza una risposta da CHI gestisce il potere: “Quanto dovremmo essere preoccupati?“
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica