Sono finite le indagini sugli incidenti avvenuti a Torino, il 3 giugno dello scorso anno, in occasione della proiezione sul maxi schermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.

L’indagine, coordinata dalla procura di Torino condotta da Digos, Squadra Mobile della Questura e Commissariato Barriera Nizza del capoluogo piemontese, ha portato all’arresto di otto persone, accusate a vario titolo di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e rapina, mentre ad altre due è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli indagati sono ritenuti responsabili di aver scatenato il panico in piazza San Carlo utilizzando spray al peperoncino (da cui il nome dell’operazione “Chili pepper”) per mettere a segno furti, scippi e rapine, provocando il panico tra la folla e di conseguenza la morte di Erica Pioletti e il ferimento di oltre 1.500 persone. Sono stati gli investigatori del Commissariato Barriera Nizza a dare la svolta alle indagini. Stavano monitorando un gruppo di giovani rapinatori, tutti di origine magrebina, che per mettere a segno i colpi utilizzavano gli spray urticanti al peperoncino per generare panico tra la folla, durante eventi tipo concerti in discoteca o in esercizi commerciali, per condizionare le vittime e/o coprirsi la fuga.

Con questo stratagemma riuscivano a impossessarsi di catenine, braccialetti, orologi e altri oggetti di valore. Durante alcune intercettazioni telefoniche, gli interlocutori hanno parlato anche degli eventi di piazza San Carlo, facendo capire di avervi partecipato. A quel punto l’indagine si è allargata, e sono scattate diverse perquisizioni, durante le quali sono state trovate delle prove che hanno collegato i sospettati proprio ai fatti del 3 giugno. Con la collaborazione della Polizia Scientifica sono stati analizzati i profili Facebook delle persone indagate e le celle telefoniche della zona, riuscendo a individuare un gruppo di rapinatori sicuramente presenti in piazza il giorno degli incidenti.

L’indagine ha ricostruito anche una serie di rapine messe a segno dagli indagati che hanno utilizzato lo stesso modus operandi, a Torino e in altre città dell’Italia settentrionale, in Olanda, Francia, Germania e Belgio. In particolare gli investigatori hanno accertato che alcuni dei soggetti sono responsabili di quanto accaduto il 30 settembre 2017 a Torino, in occasione dell’inaugurazione di un centro commerciale, durante la quale si esibiva la cantante Elisa. In quel caso furono decise l’interruzione dello spettacolo e l’evacuazione della struttura proprio a causa della nebulizzazione di un grosso quantitativo di spray urticante; durante la serata furono accertati diversi furti e rapine. Analogo episodio si è verificato lo scorso gennaio in una discoteca di Verona, dove, a causa del panico e della relativa fuga incontrollata provocati con il solito stratagemma, molte persone riportarono delle lesioni.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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