La Spal chiude l’anno solare con un importantissimo successo, per di più in trasferta, che consente di lasciare l’ultimo posto in classifica e puntella la panchina di Semplici. Anche se la salvezza è ancora molto lontana, il 2-1 in rimonta al ‘Grande Torino’ rende meno grigio il futuro degli estensi.

I granata, dal canto loro, restano nel limbo e sprecano un vantaggio maturato alle prime battute. Per Mazzarri un motivo di riflessione per il nuovo anno. Partita godibile, si comincia col gol di Rincon che manda i granata avanti già al 4′: il venezuelano si avventa sulla respinta corta di Vicari e scarica alle spalle di Berisha. Il portiere estense, incolpevole nell’occasione, avrà modo di mettersi in mostra su Berenguer, su Belotti e soprattutto sulla deviazione sottomisura di Bremer.

La Spal non sta a comunque guardare. Dopo aver subito il gol reagisce con Strefezza (attento Sirigu) e ha un’occasione d’oro sciupata da Paloschi. Nel finale della prima frazione il gioco si spezzetta, ma gli ospiti trovano l’acuto vincente con Strefezza, bravo a infilare in diagonale il cross di Cionek.

Il Torino sbanda e rischia tantissimo nel recupero, quando Petagna ha libertà di calciare dal limite e trova sulla sua strada solo l’eccellente Sirigu. La ripresa si apre con una buona chance granata, vanificata dall’indecisione al tiro di Belotti e Berenguer. Poco dopo (56′) i granata restano in dieci per il secondo giallo esposto a Bremer (fallo su Petagna che andava via).

E subito ci prova Petagna, conclusione dal limite a fil di palo. Il Torino riesce comunque ad assestarsi e si fa a sua volta pericoloso con Rincon e Izzo. Ma alla fine la Spal riesce a sfruttare la superiorità: all’81’ Valdifiori crossa da destra e Petagna, dimenticato dalla difesa, gira di testa in rete da pochi passi. Reazione rabbiosa dei granata. Laxalt non trova la deviazione vincente sull’invito di Belotti. La Spal potrebbe definitivamente chiudere a inizio recupero (Murgia di testa non trova la porta), ma la sospirata vittoria arriva lo stesso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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