Mancini l'autore del gol vittoria contro la Juventus all'Olimpico di Roma

Si ferma dopo otto vittorie la striscia del Napoli, fermato in casa da un’ottima Lazio.

La formazione di Sarri con una prova di grande applicazione e senza sbavature difensive è riuscita a contenere il miglior attacco del campionato, interrompendo l’imbattibilità di Meret con Vecino, schierato titolare nel ruolo di regista.

La prima avvisaglia di una serata difficile per la squadra di Luciano Spalletti arriva dopo pochi minuti, quando Di Lorenzo, a portiere superato, salva sulla linea respingendo un colpo di testa di Vecino. E’ l’occasione migliore del primo tempo, che trascorre all’insegna dell’equilibrio. Nella ripresa Vecino firma la vittoria dei bianco-celesti al 67′ con un destro di controbalzo da fuori area che si infila alla destra del portiere. Poco dopo Osimhen ha la ghiotta occasione per rimettere la gara in parità, ma il suo colpo di testa si stampa sulla traversa. Nel finale legno anche per gli ospiti, che colpiscono l’incrocio con una punizione dal limite di Milinkovic-Savic. Il Napoli rimane comunque a 15 punti di lunghezze dall’Inter.

La formazione neroazzurra di Filippo Inzaghi non ha difficoltà a San Siro a battere il Lecce con un rotondo 2-0 che non fa una piega per quanto si è visto in campo. La formazione interista che ha perso ogni speranza per quanto riguarda lo scudetto, ora può ambire alla Champions, in virtù anche del risultato che è arrivato dal Franchi dove la Fiorentina supera il Milan e ottiene, considerando tutte le competizioni, la terza vittoria di fila. Dopo un commovente stop alla partita in ricordo di Astori al minuto 13, la Viola si mostra da subito molto intraprendente, con Maignan a fare buona guardia e, laddove l’estremo rossonero viene superato da Bonaventura, Tomori a salvare sulla linea. Il difensore del Milan vanifica però a inizio ripresa il suo gesto, causando il rigore che Nico Gonzalez trasforma al 49 spiazzando il portiere. La Fiorentina tiene il passo del Monza e accorcia sul nono posto in classifica, il Milan accusa il sorpasso della Lazio, restando comunque in lotta per la zona Champions.

La Roma raggiunge il Milan in classifica a 47 punti grazie al successo sulla Juventus, il quinto consecutivo all’Olimpico, senza subire gol. Il primo tempo scorre via con poche possibilità di segnare, grazie ad una grande concentrazione di entrambe le formazioni nella fase difensiva. La Roma si rende pericolosa con una conclusione dal limite dell’ex Dybala, respinta da Szczesny in tuffo. Nel’altra area la palla gol più nitida capita sulla testa di Rabiot su traversone di Danilo, ma Rui Patricio riesce a deviare sul palo il tentativo del francese. La ripresa è più vivace, grazie al tiro dalla distanza con cui Mancini, al 53′, rompe l’equilibrio. La reazione bianconera è veemente, ma si ferma su altri due pali, colpiti da Cuadrado su punizione e da Paredes su corner, con la complicità di una deviazione di Mancini. Allo scadere espulsione per reazione di Kean dopo 40 secondi dal suo ingresso in campo.

I brianzoli infatti, dopo due sconfitte consecutive ritrovano il sorriso superando l’Empoli 2 – 1 in casa. La formazione di Palladino sale così al nono posto in classifica con 32 punti in compagnia dell’Udinese e dei gigliati. Il vantaggio lo sigla Ciurria, servito davanti al portiere da un tacco di Petagna al 19′. I toscani pareggiano a inizio ripresa con un colpo di testa di Satriano, ma dopo un quarto d’ora il Monza torna avanti con Izzo che su angolo salta più in alto di tutti e manda il pallone a fil di palo fissando il risultato finale. Il difensore ha segnato di testa 6 dei 10 centri realizzati in carriera in A.

Finisce senza reti la sfida al Gewiss Stadium tra nerazzurri e bianconeri, risultato che le due compagini non ottenevano nello scontro diretto dal 2015. Nel primo tempo l’Atalanta fa la partita mantenendo a lungo il possesso palla, ma le due occasioni migliori capitano agli ospiti. Al 17′ con Lovric che svirgola il sinistro da buona posizione, al 27′ con Beto che viene fermato da un’uscita provvidenziale di Musso. Nella ripresa i due allenatori cercano il gol dalla panchina. Gasperini, che a fine primo tempo aveva perso per infortunio Koopmeiners, si gioca le carte Muriel e Pasalic intorno all’ora di gioco, imitato da Sottil che lancia Thauvin per Success, ma la palla gol più clamorosa se la procura un difensore, Toloi, sul cui tiro a giro allo scadere Silvestri compie un miracolo deviando in angolo. L’Atalanta sciupa l’occasione per avvicinarsi al quarto posto e resta sesta, l’Udinese resta nella tranquilla zona di mezzo.

Arrivano due pareggi che non hanno sapore in zona salvezza. Nessuno gol nello scontro diretto sul fondo della classifica, con la distanza tra la terzultima e la quartultima che rimane quindi invariata (3 punti). Lo Spezia prosegue il digiuno da gol interno (5 partite), l’Hellas arriva alla terza partita di fila senza segnare ed ottiene lo 0-0 che mancava da novembre 2021 (era la formazione di A che da più tempo attendeva questo risultato. La mancanza di reti non deve far pensare a un incontro senza occasioni da gol, perchè i due portieri sono stati i grandi protagonisti della partita. Dragowski si è superato fermando in uscita bassa Kallon lanciato da solo davanti a lui, Perilli ha compiuto un intervento miracoloso nel finale, andando a deviare un tiro a giro sul secondo palo di Amian.

Prima X in Serie A TIM tra Sampdoria e Salernitana, che mai avevano pareggiato nei precedenti 7 incontri nella massima categoria. Il punto di Marassi serve poco ai liguri, che agganciano a 12 la Cremonese. La Salernitana si riporta invece a 7 punti dal terzultimo posto dell’Hellas Verona, un buon margine per Paulo Sousa che ha blindato la propria difesa (seconda partita di fila senza subire gol).

Granata al nono posto dopo la vittoria contro il Bologna. Il Torino si aggiudica la sfida diretta e arrivano a 1 punto di distanza dai rossoblù. Decide Karamoh, al terzo centro in campionato, che al 22′ si infila tra le maglie degli avversari e fulmina il portiere sul primo palo. Torino che avrebbe potuto andare al riposo con un vantaggio più netto, non ottenuto per l’imprecisione dei suoi giocatori. La ripresa si apre con un’altra occasione per l’attaccante di Juric autore del vantaggio, poi escono gli ospiti che con Orsolini sfiorano il pari, vanificato da un recupero di Schuurs.

Si chiude con la quarta vittoria nelle ultime sei partite di campionato per la formazione di Dionisi. Il successo arriva nel recupero grazie a Bajrami, al primo gol con la maglia del Sassuolo. Il protagonista in maglia neroverde è stato però Laurientè, al rientro dopo la squalifica, autore del gol del vantaggio su punizione al 26` e di due assist (di tacco per la rete di Frattesi al 41′ e con un delizioso esterno destro allo scadere per Bajrami. Per la Cremonese il doppio svantaggio era stato rimontato da Dessers, autore di una doppietta (l’ultimo grigiorosso a riuscirci in A era stato Tentoni nel 1996). In classifica il Sassuolo arriva a quota 30 punti, chiudendo in maniera definitiva ogni coinvolgimento nella lotta salvezza grazie all’andamento dell’ultimo mese (+12 sulla terzultima), mentre la Cremonese torna ultima, raggiunta a 12 dalla Sampdoria.

Simone Tripodi

Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto Lapresse

Il Direttore Simone Tripodi

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