Ennesimo sciopero per il mondo della scuola.

Cobas, Unicobas, Anief e altri sindacati hanno indetto la manifestazione per protestare contro la Legge di Stabilità 2016 e contro la legge di riforma della scuola, che secondo i promotori “ha aggravato, anziché risolvere, i problemi della scuola”.

A fermarsi sono oggi docenti, educatori, dirigenti, Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi) e personale Ata. La manifestazione inizia davanti al Ministero dell’Istruzione, alle ore 10.00 e poi si replica davanti al Parlamento, due ore dopo.

“Si è scelto questo doppio passaggio – ha spiegato il presidente Anief, Marcello Pacifico – perché dalle ore 14.00 prenderà il via al Senato l’esame degli emendamenti alla Legge di Stabilità: soltanto con alcune modifiche emendative si potrà veramente porre un argine ai danni della riforma e dei tagli, anche a famiglie e studenti. Ragion per cui anche loro, domani, manifesteranno con il sindacato a Roma”.

Pacifico ha poi aggiunto: “Basta con gli inganni: come si fa a dire che la supplentite è finita, visto che rimangono da assumere quasi 200mila precari abilitati tra Graduatorie a eliminazione e graduatorie d’Istituto? Pure gli 8 euro di aumento previsti dalla Legge di Stabilità 2016 gridano vendetta. Per non parlare della norma di un anno fa che ha cancellato le supplenze per il primo giorno di assenza dei docenti e della prima settimana degli Ata. L’ora della tolleranza è finita”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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