Nell’ambito della lotta al Coronavirus non c’è solo la medicina, ma anche la scienza in senso più ampio. Arriva dal Politecnico di Torino, eccellenza indiscussa della formazione universitaria e post-universitaria del nostro Paese, una scoperta che potrebbe imprimere una svolta non indifferente alla riduzione del contagio e all’abbattimento del virus.

Mentre dal Belpaese arrivano notizie drammatiche (l’Istat prevede “una marcata contrazione del Pil nel 2020”, come se si cancellassero 20 anni di crescita economica, con una caduta dell’8,3%, e “una ripresa parziale nel 2021”, stimando un rialzo del 4,6%, uno “shock senza precedenti”), c’è anche qualche segnale decisamente incoraggiante.

La scoperta del Politecnico di Torino
I ricercatori del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia guidato dalla professoressa Monica Ferraris hanno inventato un rivestimento applicabile su qualsiasi superficie con proprietà antibatteriche, antifungine e, soprattutto, antivirali in grado di annientare il Covid.

Grazie a un rivestimento a base di silice e nanoparticelle di argento, a cui il team lavorava da più di dieci anni, si potranno realizzare filtri più sicuri e più affidabili per l’eliminazione di patogeni esterni, tra cui il virus che provoca il Covid-19, come dimostrato dai test condotti presso Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.

Presto sul mercato
La tecnologia e il brevetto hanno già acceso l’interesse di diversi soggetti, tra cui la Gv Filtri di Baldissero Torinese, azienda specializzata da trent’anni nello sviluppo e nella produzione di filtri industriali.

È già stato siglato un accordo, che prevede che Gv Filtri si occupi dei processi di industrializzazione dello sviluppo applicativo del rivestimento sui propri filtri industriali, con l’obiettivo di portare la tecnologia sul mercato.

A cura di Silvia Camerini – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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