La Sardegna resta arancione. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo della Sardegna respingendo il ricorso presentato dalla Regione contro l’ordinanza firmatalo scorso 22 gennaio dal ministro della Salute Roberto Speranza che aveva riclassificato l’Isola “costretta” a misure più restrittive per il contenimento della diffusione del Covid 19.

Il provvedimento arriva con un decreto monocratico del presidente del Tar, Dante d’Alessio, a fronte dell’istanza urgente presentata dai legali della Giunta che avevano chiesto una decisione immediata ancor prima della discussione della richiesta cautelare che verrà discussa il 17 febbraio.

Nessun dato o parametro “erroneo”e nessuna “valutazione discrezionale ed immotivata degli organi tecnici” del ministero ma una classificazione del rischio “frutto dell’applicazione di numerosi criteri, per lo più automatici, elaborati con un algoritmo, che sono stati scelti per monitorare l’andamento dell’epidemia e riguardano diversi ambiti – scrive il presidente del Tar nel suo decreto – in particolare per la Regione Sardegna, nel periodo di rilevazione, erano risultati peggiorati quattro indicatori importanti: la percentuale di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, l’incidenza dei casi attivi ogni 100.000 abitanti, l’andamento dei focolai e la completezza e la velocità di trasmissione dei dati”.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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