Ramirez alle spalle di Quagliarella, centrocampo a quattro con Candreva a destra nello scacchiere di Ranieri. Inzaghi non ha Immobile (squalificato), Caicedo e Correa le punte, cerniera centrale con Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Luis Alberto.

Gara ha ritmi contenuti, squadre guardinghe per mezzora. Poi arriva il lampo di Quagliarella che sopravanza di testa Acerbi sul cross di Augello e manda avanti i blucerchiati (32′). Che sfruttano il buon momento e raddoppiano al 41′ con lo stesso terzino: corner ribattuto, Augello va al volo dai 18 metri di mezzo esterno e sorprende Strakosha. Inzaghi, nella ripresa fa esordire Muriqui (per Caicedo).

Il kosovaro innesca Correa che tira a lato. Il cambio (definitivamente) vincente è quello di Ranieri: secondo gettone di presenza per Damsgaard (fuori Jankto) che fa tris al 74′ quando la Lazio non riesce a liberare l’area in seguito alla respinta di Strakosha sul fendente di Quagliarella. Il giovane danese potrebbe fare doppietta, negata da un grandissimo intervento di Strakosha che dice di no anche a Keita (esordio in blucerchiato e ritorno in Serie A) praticamente a botta sicura.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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