La Roma va sotto, poi costruisce gioco, arriva al pari, prende i legni, ma viene frenata da un Bologna sostanzialmente equilibrato. L’1-1 dell’Olimpico sono due punti persi per i giallorossi che rimangono a 6 punti dal Napoli e a sei dall’Inter, insomma la lupa si conferma la quarta forza del campionato. Le reti sono state messe a segno da Rossettini e Salah.

Spalletti opta per la sagra dei falsi nove, esterni e trequartisti. Salah, El Shaarawy, Perotti, Iago Falque e Pjanic, arretrato al fianco di De Rossi, tutti insieme appassionatamente per far disorientare il Bologna. Il piano, fatta eccezione per un paio di scorribande concesse a Mbaye, sembra funzionare: Perotti inventano, Pjanic e El Shaarawy vanno a intermittenza, Mirante è costretto agli straordinari e ai miracoli su Iago Falque e su Salah (con l’aiuto del palo e di Pjanic non pronto sulla ribattura) per salvare la baracca di Donadoni. Ma gli dei del calcio, si sa, sono notoriamente strani e al 25’, al secondo vero tentativo della serata, consentono al Bologna di passare: calcio di punizione pennellato da Zuniga, zuccata di Rossettini e Szczesny beffato. Per la Roma, nonostante lo svantaggio, non sembra cambiare granché: Perotti inventa calcio, El Shaarawy, Pjanic e Salah (altro palo di testa) sprecano tutto per eccesso di leziosismo e mancanza di praticità.  
 
Il colpo di scena spallettiano, dopo l’intervallo, è clamoroso: fuori Iago Falque, dentro Totti, acclamato dall’Olimpico con onori da capo di stato. La musica, a livello di produttività offensiva, non cambia subito: terzo tentativo di Salah, con un tiro a giro, terzo palo. Al quarto, però, l’egiziano fa centro: combinazione Pjanic-Totti, palla con il contagiri (e sul limite del fuorigioco) del capitano e Mirante battuto. La Roma, però, si ferma qui: tanta voglia, poca precisione e molta approssimazione negli ultimi metri. Una botta da fuori di Totti, un paio di occasioni per il solito Salah e, nonostante l’ingresso del campo di Dzeko nel finale, niente di più. Il Bologna regge, la Roma non sfonda, vede il Napoli allontanarsi e deve incominciare a guardarsi alle spalle dall’Inter.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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