Terza vittoria di fila per la Roma e terzo posto agganciato (almeno per ventiquatt’ore, quando l’Atalanta potrà rispondere) ai danni di un Napoli molto discontinuo e bello solo a tratti.
I giallorossi s’impongono 2-1 e sistemano una classifica che appena sette giorni fa li vedeva arrancare nella terra di nessuno. Di contro, terza partita senza vittorie per i partenopei, dopo i pareggi con Atalanta e Spal, e il rischio di vedersi staccare da Cagliari e Lazio.

Fonseca fa esordire Cetin, centrale accanto a Smalling, conferma Mancini a centrocampo e Pastore fra i trequartisti. Davide Ancelotti (confermata la squalifica di Carlo nell’udienza alla Corte d’appello federale convocata d’urgenza alle 11 del mattino) esordisce in panchina col solido 4-4-2 che vede Milik e Mertens punte, Insigne esterno a sinistra e Zielinski affiancato a Fabian Ruiz per l’indisponibilità di Allan.

Giallorossi più pressanti nelle scaramucce iniziali (Kluivert sfiora il bersaglio dalla distanza), equilibrio spezzato al 19′: lancio illuminante di Mancini per la corsa di Spinazzola a destra, il terzino arriva quasi sul fondo e serve il rimorchio di Zaniolo bravissimo a metterla nel ‘sette’ dal limite.
Il Napoli deve reagire e va vicino al patatrac.
Kolarov si procura spazio e impegna severamente Meret con un diagonale. Al 26′ l’episodio che fa da perno alla frazione: Rocchi, richiamato dal Var, coglie il tocco di braccio assolutamente ingenuo di Callejon e assegna il rigore alla Roma. Kolarov sul dischetto, Meret sceglie il lato giusto e para in due tempi. Il grande rischio sveglia il Napoli e per i giallorossi è martellamento. Si comincia col colpo di testa di Di Lorenzo su piazzato di Insigne, Pau Lopez è battuto, Smalling salva sulla linea.

Quindi rasoiata di Insigne di poco a lato. Tocca a Milik, palo scheggiato. Ancora Insigne, Pau Lopez si esibisce. Napoli sfortunatissimo al 41′: cross di Mertens, Milik sale di testa e prende la traversa, la palla esce dall’area e Zielinski spara senza pensarci due volte, palo pieno. La frazione si chiude mentre sull’Olimpico la pioggia cresce d’intensità. Alla ripresa del gioco il Napoli sembra aver perso lucidità.

E la Roma è cinica ad approfittarne subito. Altro rigore per una nuova ingenuità (stavolta evidentissima) di Mario Rui che si oppone a braccio larghissimo al cross di Pastore. Cambia il tiratore, Veretout, e cambia anche il risultato, nonostante Meret arrivi a toccare la sfera e sfiori quindi la seconda impresa. Al 55′ è 2-0. Dentro Lozano per Callejon, ma i partenopei hanno perso smalto. Destro di Kluivert dal limite, traversa (59′). Llorente per Mertens l’altra mossa di Ancelotti jr. Al 68′ Rocchi sospende la partita (circa due minuti) per cori discriminatori verso i napoletani. Esemplare Dzeko che, da capitano, richiama i tifosi a un comportamento corretto.

Il gioco riprende e il Napoli accorcia. Lozano scappa a destra e centra basso, ‘buco’ di Cetin, Milik ringrazia e deposita in rete (72′). Perotti per Kluivert, Fonseca vuole lucidità; poi il rientrante Under per Zaniolo. La Roma prova a congelare, Zielinski inaugura i 6′ di recupero mandando di pochissimo largo il rasoterra dal limite. L’ultimo brivido proprio agli sgoccioli: Cetin stende Llorente e si merita il secondo giallo, Milik si fa respingere la punizione.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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