LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI
Le gare finalizzate al rinnovo delle “concessioni balneari“, si faranno ma non prima di un ultimo rinvio di quasi tre anni, ovvero a dopo l’estate 2027.
Questa è nei programmi e progetti del governo Meloni, come si evince dal “decreto” varato ieri in Consiglio dei Ministri che, pur andando contro le normative della UE, stabilisce una nuova proroga. Per la prima volta viene fissata una data certa per i prossimi bandi: al più tardi il giugno 2027.
Pertanto le “concessioni attuali” resteranno in vigore fino a settembre 2027, come ha comunicato Palazzo Chigi e gli attualo “gestori” beneficeranno di altre tre estati!
L’applicazione del decreto spetta ai Comuni e la data del giugno 2027 è l’ultima consentita per legge.
Si è pur vero che con tale decreto la proroga automatica delle concessioni rispetto alla bozza del “ddl” sui cui il Governo lavorava, e che avrebbe potuto arrivare fino al 2030, è stata ridotta di 3 anni, evitando all’Italia una procedura d’infrazione sul caso dei balneari. Il governo ha fatto sapere che “la collaborazione tra Roma e Bruxelles” sul testo ha permesso di raggiungere un punto di vero equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari.
Oltre alla proroga e alle nuove gare nel 2027, si è chiarita la normativa in merito alle procedure per il passaggio delle consegne delle stesse.
Le nuove concessioni avranno una durata da 5 a 20 anni per garantire al “concessionario” l’ammortamento relativo agli investimenti effettuati. Sarà anche richiesta l’assunzione dei dipendenti della precedente gestione che avevano come prevalente fonte di reddito il lavoro svolto nello stabilimento oggetto della cessione, oltre un indennizzo da versare ai “concessionari uscenti” . In più, per andare incontro agli attuali concessionari ci sarà un “indennizzo” da versare loro. Indennizzo che indicativamente dovrà essere pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Da qui si evidenzia che il “nuovo concessionario” dovrà non solo fare un’offerta vantaggiosa, ma anche essere disposto ad assolvere alla remunerazione degli investimenti fatti dal precedente gestore così come sopra indicato.
Nel 2027, quando prenderanno inizio le “gare” ci saranno dei bandi che stabiliranno i criteri da rispettare per essere scelti: la convenienza economica, il progetto per il territorio, l’impatto ambientale, ecc. ecc.. Importante e significativo il fatto che il presunto nuovo concessionario dovrà dimostrare di essere stato “titolare, nei 5 anni precedenti, di una concessione balneare“.
 
A cura  di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
Editorialista Pier Luigi Cignoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui