Ho una brutta sensazione; avete presente quando intorno a noi accadono una serie di eventi che non ti lasciano affatto tranquillo? Ecco, quella sensazione non mi abbandona da quando Donald Trump è stato eletto.

E’ presidente da quindici minuti è ha già lasciato il segno nella politica e nell’economia degli Stati Uniti. Il magnate repubblicano pare inarrestabile e tutto quello che aveva promesso durante la campagna elettorale sta velocemente prendendo forma. E sappiamo bene cosa aveva promesso.

Le critiche piovono da tutte le parti, mentre a Wall Street viene sfondato il muro dei 20mila punti dell’indice Dow Jones.

Ed ecco arrivare la firma in calce all’ordine esecutivo per dare il via alla costruzione dell’ormai famoso muro con il Messico; manco fossimo a Berlino nel periodo della guerra fredda: un passo indietro davvero imbarazzante per la storia mondiale.

E’ stato firmato inoltre anche un secondo ordine esecutivo, che concede più poteri alle autorità nei confronti degli immigrati irregolari. “Abbiamo parlato di questo sin dall’inizio”, ha detto il presidente mentre firmava. Il primo decreto prevede “la costruzione di un muro lungo il confine” con il Messico, “l’assunzione di altri agenti per pattugliare il confine”, “più spazi per la detenzione di immigrati irregolari lungo il confine con il Messico”, “l’eliminazione del rilascio subito dopo la cattura, e “la priorità per le azioni penali”.

Un’altra perla del neo presidente? La tortura secondo lui funziona nella lotta al terrorismo. E’ quanto ha affermato il presidente americano in un’intervista all’Abc news dopo che la stampa americana si era scatenata pubblicando una serie di bozze di nuovi ordini esecutivi sulla riapertura delle prigioni segrete della Cia e la ripresa dei metodi di interrogatorio duro, a partire dal famigerato “waterboarding”.

Che brutta sensazione…

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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