I primi prototipi verranno prodotti nel CapLab nei prossimi mesi e i primi test a bordo di navi sono previsti nel 2024 per l’innovativo impianto a fuel cell, celle combustibili, che consentirà di “pulire” i fumi delle navi e degli stabilimenti dalla Co2, catturandola e quindi togliere inquinamento, e contemporaneamente produrre energia.

CapLab, il centro di eccellenza presentato oggi a Genova a Molo Giano, gestito da Ecospray Technologies (partecipato da Costa crociere) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (Dicca) dell’ Università di Genova, frutto di un investimento di quasi 2 milioni di euro, sta lavorando sui sistemi di riduzione delle emissioni di Co2 attraverso l’utilizzo di celle a combustibile a carbonati fusi, e le prospettive che si aprono sono significative per il mondo marittimo ma anche per le industrie.

“Si separa la Co2 che viene catturata e può essere riutilizzata o stoccata sottoterra in modo permanente o trasformata in un minerale come può essere il carbonato di calcio” spiega Dario Bove dell’Università di Genova o utilizzata per produrre metanolo o gasi di metano sintetico.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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