20051228 - IMMIGRAZIONE, CONSULTA BOCCIA ALTRA NORMA DELLA BOSSI-FINI - Un barcone di immigrati nelle acque dell'isola di Lampedusa (Agrigento) in un'immagine d'archivio del 22 giugno scorso. FRANCO LANNINO/ARCHIVIO ANSA/ji

Ancora una volta una Nave Negriera di bandiera tedesca, la ONG MARE*GO, ignora con determinazione il Porto assegnato di Trapani, in Sicilia e approda a LAMPEDUSA dove fa sbarcare 36 migranti.

Il fatto:

Li aveva raccolti, per così dire, in prossimità di Tunisi e, dopo il rifiuto da parte della Grecia, avvicinatasi alle coste italiane, aveva informato il MCCO sulla necessità di sbarcare i migranti a bordo.

Le è stato assegnato il Porto di Trapani, porto al momento più adatto per l’accoglienza e a sole 32 ore di distanza da Lampedusa

La MARE*GO rifiuta categoricamente e, compiendo il solito “atto di disobbedienza” con totale spregio delle Nostre Autorità, decide in totale autonomia il Porto di suo gradimentoaffermando di non essere in grado di accudire ulteriormente le persone a bordo. (Forse non ritenevano adeguato il compenso ricevuto dai migranti quale taxi di lusso per la traversata?)

Il Capitano della nave negriera a sua discolpa afferma di aver spiegato alle nostre Autorità che la MARE*GO non è attrezzata per curare le persone soccorse in movimento per quel periodo di tempo e che l’equipaggio è stato in mare aperto per diversi giorni effettuando diverse operazioni di soccorso anche se tale nave non è adeguata a questo tipo di interventi.

Questo però non rientra nelle responsabilità italiane né tantomeno la loro prolungata presenza in are aperto e inoltre i loro servizio non è stato richiesto direttamente.

Auspichiamo che tale imbarcazione venga sottoposta non solo a sul provvedimento amministrativo in quanto oltre alla violazione del Decreto PIANTEDOSI è stata violata la Sovranità dello Stato Italiano, ma anche ad un sequestro temporaneo.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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