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La Nasa ed il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, hanno selezionato tre proposte di design per un sistema di alimentazione di superficie a fissione, cioè nucleare. Si tratta di un passo avanti verso la  progetto di installare una fonte di energia sulla Luna. L’agenzia spaziale e il Dipartimento dell’Energia auspicano che il reattore possa produrre l’energia necessaria per far funzionare i rover, condurre esperimenti ed aiutare a sostenere la vita. Energia che andrebbe a beneficio delle esplorazioni future, sotto il progetto Artemis, e saranno pronti per il lancio entro la fine degli anni venti.

Si tratta del progetto di un sistema di alimentazione a fissione da 40 kilowatt, che dovrebbe durare nell’ambiente lunare 10 anni, ad un costo di 5 milioni di dollari ciascuno, afferma la Nasa: una potenza sufficiente per sostenere la vita di 30 famiglie per 10 anni, ininterrottamente. L’Idaho National Laboratory, del Dipartimento dell’Energia, assegnerà contratti di 12 mesi a Lockheed Martin, Westinghouse, e IX per lo sviluppo dei progetti preliminari.

Entusiasmo dai responsabili: “Non vedo l’ora di vedere cosa riusciranno a realizzare ciascuna di queste squadre”, così John Wagner, direttore dell’Idaho National Laboratory. A cui fa eco Jim Reuter, amministratore associato della Space Technology Mission Directorate, della NASA a Washington: “L’abbondanza di energia sarà la chiave per la futura esplorazione spaziale, mi aspetto che i sistemi di alimentazione di superficie a fissione, avvantaggino notevolmente i nostri piani per le architetture di alimentazione per Luna e Marte, e che guidino persino l’innovazione per gli usi qui sulla Terra”.

La luna durante un'eclissi, vista da Santa Lucia, HondurasEPA/Gustavo Amador – La luna durante un’eclissi, vista da Santa Lucia, Honduras

Il sistema sarà relativamente piccolo e leggero rispetto ad altri sistemi, e potrebbero consentire un’alimentazione continua. indipendentemente da posizione, luce solare e da altre condizioni ambientali naturali. Secondo la Nasa la fase uno del programma fornirà informazioni critiche da un’industria che può portare allo sviluppo congiunto di un sistema di alimentazione a fissione certificato per il volo completo.

“Lo sviluppo di questi primi progetti ci aiuterà a gettare le basi per alimentare la nostra presenza umana a lungo termine su altri mondi”, ha affermato Reuter. Le tecnologie di alimentazione di superficie, inoltre, aiuteranno la NaSA anche a far sviluppare futuri sistemi di propulsione nucleare – che si basano sui reattori per generare energia – e potrebbero essere potenzialmente utilizzati in missioni di esplorazione dello spazio profondo.

A cura di Televideo – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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