Un flauto intreccia il suo richiamo malinconico con la voce del vento tra le canne, mentre un giovane pastore Peul sogna la sua patria, il Sahel secco e screpolato dal sole.

Ha lasciato la sua amata lì, nel nord, e ora si sta dirigendo a ovest, attraversando la savana la sua destinazione è la città reale dei Dioula, Bobo Dioulasso – dove gli hanno detto che, nel vecchio quartiere di Bolomakote‘, avrebbe trovato l’anziano, Mahama Kanote‘, illustre maestro dello strumento, il balafon e leader di un famoso ensamble conosciuto fino alle terre dove cade la neve…”.

“Questa potrebbe essere la scena iniziale di un film che racconta la storia la storia della formazione dei Farafina.
L’ambiente è arido. I personaggi sono onesti, con uno spirito comune per la loro musica e la danza di tale intensità che spinge il gruppo in avanti in un vortice di gioiosa trance, per scoprire e comunicare con altri popoli del mondo”.

Farafina è essenzialmente un concetto spirituale un’idea della musica del Burkina Faso, ex Alto Volta, lo Stato del continente africano, grande il doppio dell’Inghilterra, ma con una popolazione di appena sette milioni.
A Bobo-Dioulasso, l’arte dei Griot prospera ancora oggi, proprio come ai tempi dell’antico impero Mandingo.
Un forte spirito di competizione, stimolato dalla ‘Settimana Nazionale della Cultura’, ha reso la città un formidabile crogiolo di talenti tra musicisti e danzatori .
Farafina è anche una “scuola”, un luogo dove musicisti esperti (“i più anziani”) trasmettono le loro conoscenze a giovani artisti appassionati di questa musica tradizionale o / e Etnica”.

“A Bob ci sono almeno tre gruppi che provengono dalla “Scuola Farafina“, che conta venticinque musicisti. I gruppi più giovani animano con le loro musiche e le loro esibizioni per i matrimoni e le iniziazioni, mentre il gruppo internazionale – composto dai migliori attori – si riunisce principalmente prima delle tournée.
In questo modo i membri della formazione hanno potuto cambiare negli anni e ne sono arrivati dei nuovi, che hanno preso il posto dei precedenti strumentisti”.

“Un perfetto esempio è Yaya Outtara, devoto allievo della “Scuola” di Bolomakate‘ dall’età di dieci anni anni.
Affascinato dal solismo del leader del gruppo Paco Ye‘, dal suo virtuosismo sullo strumento, il djembe’ e dalla sua incredibile padronanza della danza, il sogno più grande Yaya era di esibirsi con il suo idolo.
Il suo sogno è diventato realtà dopo anni di studio, quando ha accompagnato Paco Ye’ sui palcoscenici del mondo a soli diciassette anni.

L’Ensamble Artistique De Nolomakete’ è il quartier artistico di Bobo Dioulasso, la seconda città più importante del Burkina.
È il centro della musica tradizionale, impersonata negli anni anni dal leggendario gruppo dei Farafina Qui nascono le collaborazioni con Jan Hassell per l’album Flash of the Spirit, con I Rolling Stone per il brano On Steel Wheels. Poi con Beauty di Ryuichi Sakamoto.

Yaya Outtara cominciò a suonare proprio con loro all’età di diciannove anni nel 1990 fino ad incidere un’opera discografica, “Faso Denou“, per la Real World del musicista Peter Gabriel ex Genesis e prodotto da Daniel Sanois.
Oggi è a capo dell’Ensamble Artistique de Bolomakote‘ e unisce la sua esperienza musicale alla professione di stregone guaritore.
Mescola un insieme di culture e di sensibilità, di modernità e tradizione, di influenze della cultura Mandinga, di melodie dei popoli del Niger e del Mali, con i canti e i tamburi del Gana e del Benin.

Kassoum Diarra, in arte con il nome di Bobo Dioulasso, musicista buekinbe’ è un polistrumentista molto apprezzato per l’eleganza del suo stile e per questo oggi Kassoum va annoverato tra I più prestigiosi musician of djembefola’ dello Stato del Burkina Faso.
Cresciuto sotto la scuola ferrea di Adama Drome‘, Kassoum possiede il temperamento e l’autorevolezza tipica dei grandi maestri africani.
Caratteristiche peculiari queste che lo accreditano come portatore di una conoscenza profonda ed autentica delle tradizioni musicali del Suo Stato, l’Africa.
Kassoum Diarra nasce a Bobo-Dioulasso da una famiglia di Griot.

“L’Arte della Cultura Etnica Musicale è la patria della tradizione orale, quell’insieme di saperi che presentano una modalità di trasmissione diretta, senza l’uso di supporti scritti. Questo genere del sapere si traduce in molte forme differenti di narrazione e performance ed è particolarmente diffuso tra le popolozioni che vivono nell’Africa sub-sahariana. Il veicolo di comunicazione è dunque interamente ed esclusivamente dato dalla voce.

Amadou Hampate’ Ba’ (Bandiagara 1900 – Abidjan 1991) è stato scrittore, filosofo ed antropologo maliniano – figlio di Hampote’ Ba’ e di Kadidja Patente Paullo Diallo, apparteneva ad un famiglia nobile Fulbe’.
Dopo la morte di suo padre, sarà adottato dal secondo marito di sua madre per farlo crescere nelle usanze di quella terra arida.
Tra il 1922 e il 1932, occupò diversi incarichi fino a trascorrere un periodo dal suo maestro Tierno Bokar.
Nel 1942, ottenne un incarico dall’Istitud Francois d’Afrique Noire (IFAN) di Dakar grazie al suo direttore, il professor Theodore Manod.
Nel 1951 ottenne una borsa di studio dall’UNESCO che gli permise di svolgere una vita più agiata.

>Kaussaum Diarra inizia la sua carriera musicale all’età di sei anni, seguendo le orme dello zio materno, Karaba Koita, suonatore di N’goni, accompagnandolo con il dundun. Due anni dopo, prosegue i suoi studi sotto la guida dello zio paterno Lasso Diarra nello studio del balafon
La sua prima formazione musicale risale al 1978, quando comincia a suonare il djembe, tamburo a calice originario dall’Africa Occidentale, in particolare della Guinea, Conakry, Malinconico, Burkina Faso, Senegal, e Costa D’Avorio.
Nel 1984 entra a far parte del Ballett Avenir, diventandone il primo djembefola’ solista.
Negli anni compresi il 1985 e il 1990 è al seguito della formazione Faiba’ di Adoma Drame‘, con la quale si esibisce in molti paesi europei.

Agli inizi degli anni ’90 fa parte del gruppo i Farafina.
La formazione comprende otto membri ed è la più nota dello Stato africano e tra i più importanti di musica etnica a livello internazionale.

Il fondatore dei Farafina è un musicista Mahoma Konate’ un membro dell’etnia Senufo, la città di fondazione del gruppo è Bobo Dioulasso.
Hanno fatto tournée a livello internazionale in Svizzera, al Montreaux Jazz Festival e nel 1988 si sono esibiti davanti a 72.000 persone, alla festa del leader dell’aparthaid Nelson Mandela allo stadio di Wembly, a Londra.
Nel 1993 sono arrivati negli Stati Uniti e in Canada, per poi esibirsi anche in Europa.
La formazione dei Farafina ha suonato inoltre nel 1999, in occasione del decimo anniversario della House of World Cultures a Berlino, in Germania.
Nello stesso anno, il gruppo è apparso al Womad Festival di Singapore.
Nel 2018 sono stati in tournée in Giappone.

“L’album che i Farafina hanno registrato come perla è REAL World Records, di Peter Gabriel che ha segnato il decimo anniversario della loro carriera europea e ripercorre l’evoluzione stilistica del gruppo”.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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