“Il primo luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Mosca e Minsk hanno convenuto che, senza violare i loro obblighi ai sensi del Trattato Start, avrebbero dispiegato lì armi nucleari tattiche“. Lo annuncia il presidente russo Vladimir Putin citato da Ria Novosti.
Putin, poi, ha precisato che “non trasferiamo le nostre armi nucleari tattiche in Bielorussia, ma le metteremo lì per addestrare i militari” bielorussi, “come hanno fatto gli Stati Uniti in Europa“. “Gli Stati Uniti hanno distribuito da tempo le loro armi nucleari tattiche in alcuni Paesi, quindi la richiesta della Bielorussia di queste armi alla Russia non è insolita“, ha aggiunto il leader del Cremlino.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ricordato proprio al capo del Cremlino “l’importanza di mettere fine al conflitto” in Ucraina, “attraverso negoziati il prima possibile“. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu, riferendo i contenuti della conversazione telefonica tra i due leader. Erdogan ha poi ringraziato Putin “per il suo atteggiamento positivo riguardo alla proroga” dell’accordo per l’export di grano dal Mar Nero.
Mosca, intanto, ha ridimensionato i piani per un’ulteriore offensiva in Ucraina questa primavera e si concentrerà sulla difesa dei territori conquistati in previsione di una controffensiva delle forze di Kiev che dovrebbe iniziare a breve: la decisione, secondo fonti anonime interpellate dall’agenzia Bloomberg, sarebbe stata presa alla luce degli scarsi progressi registrati finora sul campo di battaglia.
I comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno firmato una lettera d’intenti per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia.

A cura di Stefano Severini – Foto ImagoEconomica 
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui