L’inchiesta sul club bianconero si sta allagando a macchia d’olio e fa tremare tutto il calcio italiano per diverse società che a livello di bilancio sono in perdita, ma sui social la gente pensa che finirà tutto a tarallucci e vino, come d’altronde il nostro paese è abituato a vivere quando scoppiano grossi scandali finanziari. A lasciarci le penne con una giustizia sempre più malata di complotti sono sempre stati i ladri di mele e pere

Il day after, la bufera e non di neve che sta arrivando in Italia, ma quella giudiziaria che si è abbattuta sulla Juventus è diviso tra rabbia, confusione e amarezza nonchè tanto stupore se gli accertamenti delle fiamme gialle fossero in linea con la procura di Torino che ha aperto il coperchio del pentolone bianconero. L’accusa ad Andrea Agnelli e Pavel Nedved è di essere stati consapevoli del sistema delle false plusvalenze, un sistema che ha visto mandare all’aria società minori come il Chievo, il Cesena che avrebbero allo stesso modo falsificato i propri bilanci per poter competere ancora nei campionati.

Sotto osservazione perché considerate anomale quasi tutte le operazioni degli ultimi tre anni tanto che ieri il ds Cherubini è stato ascoltato dal pm per oltre 10 ore. Il club sostiene di avere agito in modo corretto. La giustizia sportiva dovrà però aspettare la fine dell’indagine di Torino e le carte dei pm prima di muoversi. La Juventus rischia da una multa all’esclusione dal campionato a seconda delle prove ma in passato i casi plusvalenze sono stati difficili da dimostrare. L’inchiesta sulla Juventus però fa tremare tutto il calcio italiano. Nel mirino anche i club che hanno concluso affari con il club torinese considerati anomali, senza dimenticare che la Covisoc ha segnalato decine di operazioni anche di altre società, come il Napoli per il caso Osimhen.

I tifosi non credono a pene esemplari
Circola scetticismo in rete sulle possibili conseguenze reali: “Macché tremare, il calcio in Italia è religione, è il Colosseo moderno. Non fallirebbe nemmeno se sparissero tutti i campi di gioco. Finirà a tarallucci e vino, come sempre, per mandare avanti il baraccone” o anche: “Parlare di processo al calcio italiano ha senso solo se si considera che la Juventus in questi anni si è circondata di una vera e propria corte dei miracoli tra serie A e leghe minori per “gestire” e far girare oltre 100 “giocatori professionisti”. Se no è fare “ammuina” gratuita”

C’è chi osserva: “Generalizzazione intollerabile tutti colpevoli tutti assolti. Ci sono club che hanno fatto sistema, con complicità di club satelliti. Club che hanno avuto bisogno di deroghe per iscriversi alla serie A e per non rispettare scadenze. Ci sono club che non hanno usato questi metodi” e ancora: “Spero che dopo questa storia cessi anche la balla del valore economico non stimabile di un calciatore che i club utilizzano per fare come pare a loro. Altrove esistono studi di settore che stimano consumi/reddito su valori di esperienza. Il calciomercato ha 50 anni di esperienza” e infine: “Da anni va avanti una pratica bilancistica criminale. Nel colpevole silenzio dei media e degli enti preposti al controllo. Unica cosa interessante? Perché il coperchio è stato sollevato adesso?”

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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