Tre punti per la Juventus, tanti complimenti per il Bologna. Un gol di Ronaldo e uno di Pjanic, nella ripresa, bastano alla squadra di Sarri per superare 2-1 la formazione di Mihajlovic, in panchina e accolto dagli applausi dello Stadium, che fino a qualche mese fa lo trattava da nemico giurato. Nel giorno delle celebrazioni dei 700 gol di Ronaldo, il paraguayano Santander ha rischiato di rovinare la festa nei minuti finali, sfiorando il gol del pareggio: prima la traversa, quindi un volo di Buffon hanno negato il pari al Bologna, consentendo alla Juventus di mantenere la testa della classifica. Sesta vittoria con un gol di scarto per la Juventus, che ha tenuto a lungo il pallino del gioco rischiando però sulle ripartente del Bologna e mostrando qualche scricchiolio in difesa. Proteste degli emiliani per l’arbitraggio di Irrati, che non ha concesso un rigore nel finale per fallo di mano di de Ligt, dopo aver atteso il responso del Var: nel primo tempo sospetto un contatto in area rossoblu proprio ai danni di de Ligt.

É stata una Juve dalle geometrie precise fin dai primi minuti, pronta a schiacciare il Bologna nella propria metà campo. Poche le vie di fuga concesse ai felsinei, in un’inedita divisa verde e nera, per provare ad alleggerire la pressione, asfissiante ma tutto sommato sterile se si esclude un destro dalla distanza di Higuain al 15′ spentosi tra le braccia di Skorupski. La svolta è arrivata dopo 19′ con un guizzo di Ronaldo, bravo a rubare palla sulla trequarti a Krejci per poi fulminare Skorupski con un destro sul primo palo. Il Bologna si è immediatamente riorganizzato, alzando il baricentro e trovando nella zona di Alex Sandro e Rabiot il punto debole della retroguardia bianconera: proprio da lì al 26′ è nata l’azione di Poli per il cross di Orsolini, toccata da Mbaye in area per il compagno di squadra Danilo, che ha pareggiato con un destro semplicemente perfetto. Rinfrancata dal pareggio la squadra di Mihajlovic si è compattata, pronta a lanciare in campo aperto Palacio: dai piedi dell’argentino sono nate le maggiori preoccupazioni per la difesa bianconera.

Nella ripresa il Bologna ha provato ad alzare il baricentro pressando alto la Juventus. Il gol del nuovo vantaggio bianconero è arrivato al termine di un azione rocambolesca e fortuita, in cui l’errore di Soriano, un retropassaggio inspiegabile, ha favorito prima Ronaldo, quindi Pjanic lesto a ribadire in rete il tiro del compagno ribattuto da Bani. Ferita nel punteggio e fiaccata nel morale, la squadra di Mihajlovic ha perso smalto, con la Juve alla ricerca del terzo gol per archiviare la pratica. Rete sfiorata due volte da Higuain, al 19′ con un gran tiro da fuori e al 30′ su cross di Ronaldo, entrambe disinnescate da un ottimo Skorupski. Con le due squadre stanche e allungate, le occasioni si sono susseguite: prima Ronaldo al 36′ ha scaldato le mani di Skorupski, quindi al 39′ Orsolini si è ritrovato sui piedi la palla del pareggio, sbagliando clamorosamente il classico gol dell’ex. Prima del rocambolesco finale con la doppia occasione per Santander che poteva valere un punto tutto sommato meritato per il Bologna di Mihajlovic.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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