“Mollo tutto e vado all’ estero”.

“In Italia è tutto un gran caos, per me non c’è futuro”.

Quanti di voi non hanno pensato, almeno una volta nella vita, di prendere armi e bagagli e darsi alla fuga? Ma, come spesso accade, tra il dire (o in questo caso il pensare) e il fare c’è di mezzo il mare. Non è così, però, quando si parla di imprenditori, grandi imprenditori, i numeri uno del settore insomma. Eh sì, perché da un po’ di tempo a questa parte, va sempre di moda andare all’estero, non tanto per cambiare aria e ricaricarsi, ma solo per trasferire la sede legale di qualche società.

Se poi a trasferirsi è una società della famiglia Agnelli, il clamore mediatico è assicurato. Certo gli Agnelli-Elkann hanno già percorso questa strada con la Fiat (pardòn, FCA), Cnh e la Ferrari, ma ora a volare nella terra d’Olanda sarà anche la Exor, Giovanni Agnelli & C. e Sapaz, la cassaforte di famiglia. Entro la fine del 2016, dovremo salutare (quasi definitivamente), una vera e propria dinastia imprenditoriale che ha contribuito, negli ultimi 160 anni, a far rinascere il nostro Paese. Ma perché questa decisione così estrema? Perché si deve ricorrere proprio all’ abbandono (in senso puramente amministrativo s’intende) della terra natia?

Naturalmente per via delle tasse, è sempre quello il motivo. La pressione fiscale ha costretto milioni di aziende italiane ha spostare la produzione e le vari sedi verso nuovi lidi. Chi non l’ha potuto fare, si è ritrovato in braghe di tela e ha dovuto chiudere bottega. E volete sapere chi ci perde in questa strana partita a scacchi con il fisco? No, non i grandi imprenditori o le loro aziende, loro si salvano quasi sempre, ma gli operai e la nazione che vede partire gran parte del proprio prodotto interno lordo. Perdiamo tutti noi che continuiamo a sperare in un miracolo che forse non arriverà mai. Le società, le multinazionali fanno i propri conti, l’ unico loro interesse è il profitto (come è giusto che sia), è cosi, invece di “tribolare” in un paese permeato da una folle burocrazia e strozzato da mille tasse, decidono di fare il salto della quaglia e portare il proprio business all’estero. Perché se lo possono permettere.

Sono solamente affari, non è poesia. I manager come John Elkann o Sergio Marchionne sanno il fatto loro ed è per questo che sono loro al comando e non un Pinco Pallino qualunque. Questo strano ma inevitabile trend, però, non fa altro che distruggere, dall’ interno, il nostro bel paese. E cosa ci rimarrà da fare, una volta che l’ ultimo baluardo della nostra economia avrà fatto le valigie? Non ci rimarrà altro da fare che piangere e dovremmo iniziare subito, percé gli Agnelli hanno ormai lasciato il recinto e non credo che li ritroveremo più, nemmeno con il pastore maremmano.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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