Prima di entrare nel merito di quanto la Francia reclama al nostro Governo è giusto ricordare i precedenti che ora ci trovano “in difetto”.
La Francia beneficia di un “patrimonio immobiliare” nella nostra capitale, costituito da 5 Chiesa (tra cui Trinità del Monti) e 13 immobili proprio nel centro storico di Roma.
Ricordiamo che l’affidamento delle cinque chiese di Roma all’istituzione francese che le gestisce è parte di accordi internazionali bilaterali tra la Francia e la Santa Sede, infatti tale “patrimonio” è sotto la gestione di “Pieux établissements de la France“, Istituzione controllata dall’Ambasciata di Francia presso il Vaticano.
Tutto questo fa capo ad una decisione presa da Papa Pio VI nel 1790, che diede preciso incarico al Cardinale de Bernis, allora Ambasciatore francese presso la Santa Sede, di raggruppare tutti gli edifici religiosi a Roma e porli sotto la sua tutela. Durante il periodo fascista fascismo, fu chiesto alla Santa Sede di riconsegnare i beni dei Pieux établissements e la Villa Medici e impedendo all’Ambasciatore francese e al suo consigliere di lasciare il Vaticano, dove si erano “rifugiati” dopo il 1940 per evitare l’espulsione del corpo diplomatico cosa invece che colpì i loro colleghi in Italia.
La diatriba tra l’altro è nata a seguito di una contesa nata da pochi giorni e relativa ad una “pesante critica” rivola al nostro Governo da parte della Corte dei Conti di Parigi sulla “gestione approssimativa” sia delle 5 Chiese, tra cui “Trinità dei Monti” che si affaccia sulla “prestigiosa e omonima” scalinata, vista la proprietà della Francia su tali immobili.
Immediata la replica del Vicepresidente delle Camera dei Deputati, Fabio Rampelli (FdI) che afferma: “Bene, manderemo esperti al Louvre per fare la ricognizione aggiornata dei beni sottratti all’Italia nel corso della storia, soprattutto quella del XIX secolo o regalati da geni forse costretti a privarsi di rinomate opere d’arte che hanno reso il Louvre il museo più visitato al mondo. Le comiche”.
Non risparmia la sua critica neppure il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, che su X pubblica il suo pensiero: “Ma cosa sarebbe la Francia senza l’Italia. Non possono fare a meno del nostro lusso, delle nostre opere, della nostra bellezza. Ma ora esagerano“.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Repertorio
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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